7-14-21-28 di REZZAMASTRELLA

25 gennaio 2017

di Francesca Iacobo

Mercoledì 25 gennaio al Teatro Duse di Bologna ha debuttato lo spettacolo 7-14-21-28 di Flavia Mastrella e Antonio Rezza, con le scenografie di Flavia Mastrella.

Antonio Rezza e Flavia Mastrella sono due artisti che da ormai 25 anni portano a teatro degli spettacoli di avanguardia che si discostano dalle tradizionali regole teatrali, cinematografiche e artistiche. Antonio Rezza è inoltre scrittore di romanzi mentre Flavia Mastrella una scultrice con opere esposte in Italia e Europa. Oltre ad essere creatori di performance sceniche surreali, sono anche registi cinematografici che hanno all'attivo lungometraggi cult, programmi per la tv e spettacoli teatrali.

Lo spettacolo si apre con un uomo che si dondola su un'altalena, uno spazio essenziale ma allo stesso tempo complesso che svela tutta la creatività e la mimica facciale dell'attore, che nel corso dell'opera interagirà con vari oggetti di scena e con la sua spalla, Ivan Bellavista. Si intrecciano una serie di storie che non hanno nessun legame apparente tra loro, se non quello di non avere un significato specifico. Così è infatti stato definito: "La sconfitta definitiva del significato"; una serie di numeri che vengono ripetuti più volte in un ordine senza senso, ma con una logica intrinseca da fare a pezzi quella che è la stessa realtà.

Non ci sono limiti alla potenza che gli artisti sono riusciti a sprigionare sul palco, coinvolgendo spesso anche il pubblico nella stessa rappresentazione, e parlando direttamente con gli spettatori fornendo un'esperienza unica di condivisione. Tra salti, rincorse e imprecazioni gli artigli del fenomeno Rezza-Mastrella sono riusciti a conficcarsi sottopelle, portando ilarità e euforia. Un'esperienza catartica che fornisce anche una riflessione sulla nostra vita nelle affermazioni dell'artista "Non bastate neanche a voi stessi, e pensate di essere indispensabili a me?". 

Uno spettacolo divertente, irriverente e anarchico che non vuole fornire necessariamente un significato, ma piuttosto il senso di una ragione che alla fine non esiste, né sul palco né tanto meno nella realtà che viviamo. Perché come dice l'artista alla fine dello spettacolo: "Dove andate adesso...a casa? Non c'è nessuna speranza che vi aspetta!".

https://www.youtube.com/watch?v=Uy1abPmcc-E

 

Da non dimenticare l'appuntamento promosso da Kinodromo di lunedì 30 gennaio alle 21.15 al Cinema Europa con il film-documentario di Antonio Rezza e Flavia Mastrella ,Milano, via Padova, dove saranno presenti anche gli artisti in sala. In replica anche martedì 31. Il film sarà poi in programmazione all'Europa per tutta la settimana.