Intrigo italiano di Carlo Lucarelli

16 febbraio 2017

Intrigo italiano di Carlo Lucarelli
16 febbraio 2017, libreria Coop Ambasciatori

Recensione di Paola Chindemi

Oggi è stato presentato in anteprima mondiale alla libreria Coop Ambasciatori il nuovo libro di Carlo Lucarelli Intrigo italiano il ritorno del commissario De Luca. Attraverso un bellissimo dialogo tra l'autore e Giampiero Rigosi, l'autore ha raccontato ai numerosi spettatori le motivazioni e le novità di questo nuovo romanzo. 

Di cosa parla Intrigo italiano? "C'è stato un omicidio a Bologna, una città coperta di neve in cui i tram scampanellano sulle rotaie e la gente affolla i ristoranti per i tortellini di Natale: la bella moglie di un professore universitario è stata annegata nella vasca da bagno del trappolone, l'appartamento da scapolo del marito. De Luca sarà costretto a scegliere se seguire il suo vecchio cuore di cane da caccia o quello nuovo, di cane bastardo".

Un storia completamente nuova composta da Lucarelli in una Bologna che non avevamo mai visto così, in piena guerra fredda si delinea un intrigo misterioso e imprevedibile, dove le verità più profonde dell'epoca emergono dalle emozioni e dai comportamenti dei personaggi. La lunga carriera investigativa del commissario De Luca si svolge in particolari epoche storiche: nel primo libro della saga, Carta Bianca, l’indagine è ambientata durante gli ultimi giorni della Repubblica di Salò e interessa le alte gerarchie fasciste; nell'Estate torbida, De Luca indaga nei caotici mesi successivi alla Liberazione; in Via delle Oche, l’inchiesta inizia durante le elezioni del 1948, con la vittoria della Democrazia Cristiana. In Intrigo italiano, l’indagine si svolge tra la fine del ’53 e l’inizio del ’54. Stretto è il legame tra i romanzi e la memoria storica e come ci spiega lo stesso scrittore: "Ho scelto il giallo storico come primo modo per raccontare le mie storie perché esiste una affinità tra il racconto della storia, il metodo storico e il metodo di chi scrive romanzi gialli. l romanzo poliziesco ti permette anche di raccontare la realtà e quell’area oscura della realtà che sta dentro...".

Inevitabile è la domanda di Rigosi:"Dall'ultimo romanzo con protagonista De Luca sono passati ben vent'anni: dove è stato De Luca per tutto questo tempo?" alla quale Lucarelli ha risposto così:"Da qualche parte, nella mia testa. E' uno di quei personaggi che sai che tornerà a raccontare nuove storie. In questo nuovo episodio c'erano tantissime cose che volevo raccontare e ho deciso di narrare questa storia in un periodo che non aveva mai trattato prima, gli anni Cinquanta, gli anni del dopoguerra in cui l'Italia affronta un momento di transizione. Sono gli anni della guerra fredda, un momento storico confuso che si riallaccia a quello contemporaneo".

L'abilità di Lucarelli sta proprio nel riuscire a cogliere le sfumature di un epoca attraverso i suoi personaggi che sono differente gli uni dagli altri: "Non posso equiparare i miei personaggi, prendiamo De Luca e Coliandro sono due personaggi diversi, vissuti in epoche diverse, che usano linguaggi e atteggiamenti diversi. Quando ho iniziato a scrivere il mio primo romanzo con il commissario De Luca mi sono detto che avrei continuato a scrivere su di lui come mezzo per raccontare un momento particolare della storia italiana. Poi mi sono venute in mente delle storie diverse che non potevano essere raccontate da questo personaggio e ho dovuto lasciare queste storie ad altri personaggi come Coliandro. Coliandro, invece, ha avuto un percorso molto particolare, lui è nato sulla carta e poi ha avuto un grande successo televisivo, adesso ha la voce e il volto di Giampaolo Morelli. Se dovessi scrivere su di lui dovrei seguire quel modello e mi rendo conto che sarebbe difficile".

 

Intrigo italiano. Questa nuova avventura ha inizio quando il commissario De Luca, appena richiamato in servizio dopo cinque anni di quarantena, si sveglia da un incidente quasi mortale, non gli occorre troppo tempo per mettere in fila le tante cose che non tornano. Da lunedì 21 dicembre 1953 a giovedì 7 gennaio 1954, con in mezzo Natale ed Epifania, mentre la città intirizzita dal gelo scopre le luci e le musiche del primo dolcissimo consumismo italiano, tra errori, depistaggi, colpi di scena il mosaico dell'indagine si compone, scandita come un metronomo. E ciò che alla fine ha di fronte non piace affatto a De Luca.