I primi 50 anni di Sturmtruppen tra memoria e avanguardie.

Incontri
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26 aprile 2018

Giovedì 26 aprile 2018, alle ore 18:00, nell’ambito della mostra Ad Reinhardt. Arte + Satira a cura di Diana Baldon, la Sala grande di Palazzo Santa Margherita di Modena ospita I primi 50 anni di Sturmtruppen tra memoria e avanguardie, un incontro con Sofia Bonvicini, Stefano Bulgarelli, Clod, Guido De Maria e Tuono Pettinato, moderata da Claudio Varetto.

A quasi cinquant’anni dalla creazione della prima striscia, l’appuntamento ripercorre la storia di Sturmtruppen, il celebre ciclo a fumetti di Bonvi (alias Franco Bonvicini, Modena 1941 – Bologna, 1995) divenuto, in tutto il mondo, sinonimo per eccellenza della satira antimilitare. Spesso caratterizzata da un umorismo anche feroce, la serie non mostra alcun segno del tempo per la critica rivolta al sistema gerarchico e alla follia della guerra, ancora di grandissima attualità.

L’incontro si pone come tributo all’universo di Bonvi e del suo Sturmtruppen, analizzando il passato e immaginando il futuro. Intervengono Guido De Maria, regista e amico di Bonvi, eClod, storico collaboratore del cartoonist, che racconteranno aneddoti di quel periodo che vide la nascita dell’esercito più esilarante al mondo, con l’apporto critico di Stefano Bulgarelli (Museo Civico d’Arte di Modena), di Sofia Bonvicini (figlia dell’artista e art director del Gruppo Eredi Bonvicini) e Tuono Pettinato (celebre cartoonist), i quali approfondiranno la dimensione contemporanea del conflitto bellico nell’ambito delle illustrazioni e del fumetto, immaginando una nuova vita di Sturmtruppen fuori dalla dimensione fisica delle trincee, argomento oggetto di un recente Workshop presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Modera la conversazione Claudio Varetto, agente editoriale del gruppo Eredi Bonvicini dal 2014, in qualità di esperto e memoria storica di Bonvi. 

Evento realizzato nell’ambito della mostra Ad Reinhardt. Arte + Satira (Galleria Civica di Modena, fino al 20 maggio) e organizzato in collaborazione con il Gruppo Eredi Bonvicini e Museo Civico d’Arte di Modena.

Sturmtruppen

Si narra che la prima strip delle Sturmtruppen sia stata disegnata sulla tovaglia di un’osteria di Modena nella notte tra il 2 e 3 ottobre del fatale 1968. Un mese dopo le strisce Sturmtruppen vengono presentate al IV Salone del Fumetto di Lucca e vincono il concorso indetto dal quotidiano Paese Sera.

Da quella prima apparizione il pazzo esercito delle Sturmtruppen, satira antimilitare per eccellenza che ha per oggetto un plotone di soldati tedeschi che parlano un improbabile “tedeschese”, si diffonde velocemente su numerose pubblicazioni, estendendosi con rapidità anche oltre i confini italiani. I soldati delle Sturmtruppen presentano, in modo grottesco, diverse sfaccettature dell'animo umano. Uno sgangherato esercito composto da soldati spesso senza nome che popolano un mondo assurdo impegnato in una guerra senza fine, contro un nemico che non si vede mai.

Le vicende dell’esercito bonviano vengono tradotte in undici lingue e pubblicate dalle più prestigiose case editrici di Europa. Risulta essere il primo fumetto straniero pubblicato in URSS prima del crollo dell’Unione Sovietica; viene diffuso in Francia da Sagèdition e da JC Lattès negli anni Settanta e negli anni Novanta appare per la prima volta nel periodico “the European” per i paesi di lingua Anglofona. 

Dal 1974 al 2004 le Sturmtruppen sono state pubblicate in Germania dalla Condor Beta Verlag, con oltre seimila strisce pubblicate, mentre in Spagna la Nuevas Fronteras del Arte di Madrid ha pubblicato alcuni volumi in Lingua Spagnola nel nuovo millennio. Al passaporto non mancano i paesi scandinavi e quelli di lingua portoghese. Sturmtruppen, insieme all’opera di Bonvi, sono pubblicate in Italia da Arnoldo Mondadori Editore.

Franco Augusto Bonvicini (1941-1995)

Franco Fortunato Gilberto Augusto Bonvicini, in arte Bonvi (1941-1995), è stato un autore prolifico, innovatore unico e di grande talento, uno dei primi a rivendicare dignità intellettuale per una professione snobbata dalla cultura "accademica". Spirito libero, curioso ed eclettico, oltre che nel fumetto ha spaziato nei più diversi campi della comunicazione, dalla pubblicità al cinema, dalla musica alla televisione, al giornalismo. La sua è stata definita "una vita inventata": in effetti, sembra che ogni episodio della vita di Franco Bonvicini sia degno di un racconto. La nascita ad esempio è contesa da Modena e Parma: anche se nato a Modena, la madre lo ha registrato all'anagrafe di entrambe le città per avere una doppia tessera annonaria (necessaria per l'approvvigionamento dei viveri durante i rigidi razionamenti imposti dalla guerra). Modena è certamente la città in cui Bonvi cresce e inizia a farsi conoscere per il suo talento grafico e la personalità a dir poco vulcanica. Dopo un movimentato servizio militare come tenente, durante il quale si racconta arrivi persino a invadere (per pochi metri) la Jugoslavia, nel 1966, prima di dedicarsi al fumetto, lavora nel campo pubblicitario nella VIMDER film di Guido De Maria, a cui era stato presentato dall'amico comune Francesco Guccini, dopo un divertente colloquio di lavoro. Qui collabora alla realizzazione dei caroselli e realizzerà Capitan Posapiano che verrà in seguito editato da Alpe Edizione. Il 1968 è l'anno di nascita delle Sturmtruppen con cui, vinto il concorso del giornale "Paese Sera", porta per la prima volta in Italia il formato della strip quotidiana, serie che proseguì per oltre 20 anni, pubblicato in 20 paesi e tradotto in undici lingue. Nel 1969 nasce Cattivik, nero genio del male (personaggio di seguito disegnato dall'allievo Silver), e la saga Storie dello spazio profondo con i testi di Francesco Guccini. Nello stesso anno disegna, sui testi di Guido De Maria, l'episodio pilota del Nick Carter televisivo, che andrà in onda durante la prima puntata di Gulp! I fumetti in Tv nel 1972, segnando l'inizio di quella che si può a pieno titolo definire la "scuola del fumetto modenese". Nel 1973 vince a Bruxelles il Prix Saint Michel come miglior cartoonist europeo. Scompare nel 1995 in un incidente stradale lasciando un vastissimo archivio, ora curato dalla figlia Sofia Bonvicini.

L'incontro è a ingresso gratuito. Per maggiori informazioni cliccate qui

Indirizzo
Corso Canalgrande, 103, Modena

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