Festival dei Diritti Umani 2019: tappa Bologna

7 maggio 2019

Iniziato lo scorso giovedì 2 maggio a Milano, il Festival dei Diritti Umani, giunto alla quarta edizione, arriva per la prima volta a Bologna, domani 7 maggio 2019, ospitato nella Sala Mastroianni della Cineteca (via Azzo Gardino, 65).

Il Festival, organizzato da Reset-Diritti Umani, quest'anno porta il titolo "Guerra e pace", tema generale che attraversa quotidianamente l'informazione internazionale e che per l'occasione pone particolare attenzione sulla situazione in Siria.

Si inizia alle ore 9.30 quando, in collaborazione con l'ONG Cospe, Stefano Iannaccone, autore di "SottoTiro: l’Italia al tempo della corsa alle armi" tratterà l'argomento "La guerra in casa" e si proseguirà con la testimonianza di Abdulrahman Almawwas, portavoce dei Caschi Bianchi siriani che spiegherà cosa vuol dire combattere in una città abitata da migliaia di civili, vittime innocenti ma inevitabili di questo genere di conflitti.
Inoltre, gli incontri saranno inframezzati da alcune proiezioni sempre dedicate ai conflitti in corso:

in collaborazione con DIG - Documentari Inchieste Giornalismi
Iraq: Dying for Mosul di Bernard Genier (Svizzera, 2017, 24′)

in collaborazione con Terra di Tutti Film Festival (per informazioni su come partecipare al bando di "Terra di Tutti", rimandiamo al nostro articolo: QUI)
I will always be Maha di Mohammed Sawwaf (Palestina 2017, 10’ | v.o. sott.).

Non mancherà sia la presenza dell'Amministrazione comunale, nelle persone degli assessori Susanna Zaccaria e Marco Lombardo, sia dei giovani studenti della città, grazie alla partecipazione delle classi del CPIA Metropolitano, del Liceo Laura Bassi, dell’Istituto superiore Belluzzi-Fioravanti e dell’ Istituto superiore Aldini.

L'orario di termine per l'evento è previsto per le 13.00.

Il Festival proseguirà mercoledì 8 maggio a Firenze e terminerà l'11 maggio a Roma, per informazioni approfondite invitiamo a visitare la pagina internet dedicata: FESTIVAL DEI DIRITTI UMANI.

La guerra potrà anche essere altrove, ma i diritti dovrebbero essere ovunque.