Cristina Portolano è un’illustratrice ed è giunta alla sua terza graphic novel dal titolo Io sono Mare, che narra le avventure di Mare, una bambina, e di Franky, un pesce pagliaccio antropomorfo. Dal 26 ottobre al 2 dicembre sarà possibile visitare gratuitamente la mostra al Mambo, via don Minzoni 14.
Io sono Mare fa parte del progetto “Dalla parte delle bambine”, ideato dall’associazione culturale Canicola, che ha l’obiettivo di promuovere un’educazione alle differenze. La mostra fa parte del ricco programma di Gender Bender 2018, festival internazionale che propone gli immaginari prodotti dalla cultura contemporanea e legati alle nuove rappresentazioni del corpo, delle identità di genere e di orientamento sessuale.
Intervista a Cristina
Incuriositi, siamo andati a trovare Cristina al Mambo e abbiamo fatto quattro chiacchiere con lei:
- Com'è nata la collaborazione con Canicola?
La collaborazione è nata dialogando con Edo [Chieregato] e Liliana [Cupido] su quanto sentissi l’esigenza di creare una storia per bambini e di quanto per me fosse importante, dopo le mie precedenti e fortunate esperienze editoriali, inserirmi in un percorso culturale che coinvolgesse reti istituzionali e associazioni che si muovono per promuovere la lettura e il linguaggio del fumetto. Fare un libro intorno al quale ruota un progetto culturale, è questo che ha senso fare per me in questo momento.
- Liliana Cupido di Canicola sostiene che Io sono Mare fa sorgere delle macro-domande sui nostri desideri, sul valore delle nostre relazioni, sulle differenze...Come si pone Mare riguardo a queste domande e ai temi fondanti del progetto “Dalla parte delle bambine”?
Il progetto “Dalla parte delle bambine” è un progetto importante. Non bisogna mai abbassare la guardia e bisogna mantenere alta l'attenzione e il livello di dibattito. Io sono Mare si pone come una storia fantastica in cui certi temi come le proprie emozioni, la scoperta della propria nudità e della diversità (propria e degli altri) sono palesi ma mai urlati o esibiti volontariamente. Quando ho pensato e disegnato la storia ho messo in secondo piano “i temi” altrimenti sarebbe diventato un libro didascalico e non era quello che volevo. Mi ripropongo sempre di disegnare prima di tutto belle storie e non storie impegnate a prescindere. Se queste poi risultano utili e fanno sorgere delle domande, ben venga!
- Pur essendo rivolto a un pubblico di bambine e bambini, cosa potrebbe trovare un adulto nella lettura della tua graphic novel?
Pur privo di scopi didattici, Io sono Mare è un racconto chiaro e diretto che si mantiene bene in equilibrio tra i suoi due intenti: arrivare con immediatezza ai più piccoli e offrire ottimi spunti per gli adulti. Un lettore adulto può cogliere tanti riferimenti, anche culturali, ed eventualmente spiegarli e farli conoscere ai giovani lettori. È un libro puzzle, ognuno può comporlo con la propria esperienza di lettura.
- Quali sono le difficoltà che incontrano gli adulti quando vogliono parlare di sessualità con i bambini? E come hai provato a superarle nel tuo libro?
Le difficoltà degli adulti sono sempre scaturite dalle loro paure e dai loro tabù pregressi. Nel mio libro si provano a superare questi tabù offrendo una storia che grazie ai due livelli di lettura (il primo ovviamente alla portata dei più piccoli, dove si legge l’avventura di Mare e del suo amico Franky, e il secondo livello dove l’adulto può interpretare quello che solo con l’esperienza si può decrittare) può essere utilizzata, o anche no, per iniziare un primo approccio alla scoperta del proprio corpo in relazione alle emozioni e a se stessi.
- Nelle tue opere precedenti ti sei sempre ispirata alla tua esperienza personale, anche questa volta c’è qualcosa di te in Mare e nelle sue avventure?
C'è sempre qualcosa di me nei miei personaggi, ma questa volta sento di aver suddiviso in entrambi i protagonisti differenti aspetti della mia personalità.
- Hai parlato di un tuo cambiamento sia narrativo che stilistico partendo da Quasi signorina, passando da Non so chi sei a Io sono Mare. Come descriveresti questo cambiamento, dai toni realistici ma anche ironici di Quasi signorina, al racconto intimo tra realtà e finzione di Non so chi sei, a quelli onirici e favolistici di Io sono Mare?
Non lo descriverei come un cambiamento isolato e fine a se stesso. I miei differenti stili e modalità narrative sono funzionali al pubblico al quale mi rivolgo, si collocano all'interno di un percorso, il mio, che non voglio facilmente classificare in qualcosa di predefinito. Io sono mutevole e il mio lavoro non fa altro che rappresentare questa mutevolezza, che è poi segno della necessità che ho di rivolgermi a tutti.
Informazioni e altri appuntamenti
Io sono Mare di Cristina Portolano
Mostra presso Mambo – Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
Inaugurazione venerdì 26 ottobre h 18
Dal 27 ottobre al 2 dicembre 2018
Orari: martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica e festivi h 10.00 – 18.30, giovedì h 10.00 – 22.00, chiuso il lunedì
Mare e Franky - Incontro di presentazione di Io sono Mare
Con l'autrice Cristina Portolano e Giulia Selmi de Il progetto Alice e Rete Attraverso lo Specchio
Libreria delle donne di Bologna - via San Felice 16/a
Martedì 30 ottobre h 18.30
Gioca con Mare - Proiezione di cortometraggi e laboratorio per bambine e bambini (età 3+)
I partecipanti saranno coinvolti in un'attività che arriva al fumetto passando per giochi diversi attorno alla sfera dell’identità, delle emozioni e delle relazioni con l’altro da sé.
Cinnoteca di Bologna - Sala Cervi, Cineteca via Riva di Reno 72
Sabato 3 novembre h 16