ABITARE BOLOGNA - Capitolo 1: Federica

https://youtu.be/HY9ZbBBmp4o

Estate, 2019 

Ciao. Chi sei e da quanto tempo sei a Bologna?

Mi chiamo Federica. Tra tutto sono a Bologna da 9 anni, non continui però: sono arrivata nel 2010 per studiare, poi sono andata via per un po' di tempo e ora sono tornata per lavoro.

Abiti da sola o con altri?

Abito con altri coinquilini.

Volevi comprare casa quando sei tornata?

No, è troppo presto per comprare casa, aprire un mutuo e tutto il resto... per ora mi basta avare un camera in affitto.

Sei soddisfatta della sistemazione che hai trovato?

Ora sì, sono abbastanza contenta della casa, ma il problema è che ho dovuto aspettare tanto, troppo.

Quale difficoltà maggiore hai riscontrato nella ricerca?

C'era una concorrenza alta mentre dall'altra parte una scarsa offerta; sotto ogni annuncio di Facebook, tantissimi commenti di persone alla disperata ricerca... una situazione del genere insomma.

Quali sono, secondo te, i problemi di un giovane lavoratore che vuole stare a Bologna?

Eh... prima di tutto trovare casa! Scherzo ma fino ad un certo punto... ad ogni modo, adattarsi a vivere con altri, anche se sei un lavoratore, è la soluzione più economica da trovare. Poi, sicuramente, dipende dalle esigenze.

Quale consiglio daresti a chi vorrebbe trasferirsi come te?

Avere tanta pazienza! E probabilmente abbassare le aspettative, così forse si riesce a trovare prima una soluzione.

Perché credi ci sia questa scarsa offerta di case?

Penso che il problema principale, ora come ora, sia Airbnb: con gli affitti brevi, turistici, si crea un giro di affari maggiore.

Hai qualche episodio assurdo da raccontare?

Credo i classici, quelli che hanno vissuto un po' tutti: case ridotte male ma a prezzi alti, camere "non camere" delimitate da pareti di cartongesso, soluzioni senza contratto... cose di questo tipo.

Come ha influito la lunga attesa per trovare una camera?

Prima di tutto a livello logistico: lavorando comunque a Bologna, dovevo fare la pendolare e anche se vengo da Piacenza, quindi non troppo lontano, non era molto comodo passare due giorni in una città e tre in un'altra, per dire. Secondo, poiché prima di trovare la mia sistemazione mi appoggiavo da mio fratello, ero comunque ospite in casa di altri, di persone che già dividevano un affitto e io ero un di più; insomma, mi sentivo anche un peso per altri.

Perché hai accettato di parlare con noi di questo argomento?

Perché è un problema comunque grave, reale, che tocca tante persone... spero che serva a qualcosa, anche solo parlarne, e poi magari che si avvii una qualche soluzione.

Elettra Bernacchini