EP. 10 - OCCHI BASSI, la canzone

Ogni mese un articolo per trattare da vicino proprio quelle questioni che riguardano i ragazzi ma che sono così difficili da dire, quelle questioni che sembrano impossibili da spiegare. 

La rubrica ALL YOU NEED IS FREUD nasce dal desiderio di parlare di psicologia a giovani fruitori, attraverso l'analisi di serie tv, film e canzoni contemporanee.


La canzone


La canzone dei Tre Allegri Ragazzi Morti (TARM) descrive una condizione adolescenziale molto frequente: l’incontro con l’Altro.
L’incontro con l’Altro in adolescenza è sempre complicato.


Infanzia e adolescenza

 

L’uscita da una condizione, l’infanzia, in cui i genitori ricoprono un ruolo di onnipotenza e di decisionalità assoluta, conduce al principio di autonomia e al desiderio soggettivo, scevro sì dall’influenza del pensiero altrui, ma caratterizzato da una quota d’ansia inevitabile.
Un’ipotetica giovane dunque cammina con lo sguardo basso, ironicamente Toffolo (cantante dei TARM) rimanda a un ipotetico tesoro che sarebbe sepolto nei piedi, tesoro nei cui forzieri risiede la possibilità di non farsi guardare, ovviamente non guardando a nostra volta.


Lo sguardo dell'Altro


La timidezza e l’incapacità di incrociare lo sguardo dell’Altro, una delle caratteristiche di chi non pensa di “essere all’altezza” o di chi possa rivelare emozioni attraverso gli occhi, evoca la suggestione della poesia di leopardiana memoria “A Silvia”, adolescente nel pieno del proprio sviluppo, “Quando beltà splendea Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi, E tu, lieta e pensosa, il limitare Di gioventù salivi?”. Silvia, come la protagonista del brano dei TARM, fugge, è ridente, ma sfuggente, veloce, rapida, non sostiene lo sguardo.
Ecco ancora allora gli occhi come “specchio dell’anima”. È appunto con gli occhi che si comunica e la giovane non viene capita, “Con chi non ti ha capita e forse non ti capirà mai”, in ogni caso se “non mi guardi mai” difficile comprendere cosa stai pensando.


La tua parola


I TARM dunque ribadiscono come il pensiero non sia esclusivamente stimolato dai libri, ma serve anche l’esperienza, c’è molto da imparare finita la scuola, non tutto può essere insegnato, ma serve avere il coraggio di mettersi in gioco, di alzare lo sguardo. Altrimenti tutto resta in un’ottica di superficialità, simbolizzata da parole chiave del sistema moderno, Coca cola, il “sex” e il rock’n’roll, mentre “la parola chiave la decidi tu”, sta a te quindi deciderla, la parola che decidi tu farà di te, insieme agli “occhi alti”, un essere unico diverso nel suo genere.

 


Occhi bassi, quando cammini
Dentro ai piedi che tesoro hai?
Occhi bassi, dritto in faccia non mi guardi mai
E hai pianto per un film
E hai chiuso da poco
Con chi non t'ha capita e forse non ti capirà mai
Occhi bassi, dritto in faccia non mi guardi mai
Ooh, ooh, ooh, ooh
Occhi bassi, pelle di neve
Dentro ai piedi che tesoro hai?
Occhi bassi, dritto in faccia non mi guardi mai
Dice che ha le gambe corte
Non ha preso da sua madre
Suo padre chi lo vede, suo padre
Quando finirà la scuola poche cose da imparare
Alcune le hai già viste, alcune da provare
Ehi, ehi baby molto sex
Coca cola, testa vuota, vuota come la decidi tu
Io nuovo gioco, fuoco, ciao, rock'n roll
La parola chiave la decidi tu