Genere: Drammatico/Sentimentale
Anno: 1933
Regia: John M. Stahl
Produzione: Carl Leammle Jr. per Universal Pictures
Recensito da Francesca Colò il 28 giugno.
Una mamma single, giovane e indipendente, imprenditrice a New York, segnata profondamente da un’enorme delusione d’amore: potrebbe essere il soggetto ideale per un film contemporaneo, in un contesto come il nostro nel quale si cerca, a volte anche troppo forzatamente, di allontanare i personaggi femminili dagli stereotipi di genere. In realtà non è altro che l’adattamento cinematografico che il regista John M. Stahl fece dell’opera Lettera di una sconosciuta (Stefan Zweig) nel 1933.
La pellicola Only yesterday ha ben 83 anni, ma la sua trama risulta più che mai attuale. La protagonista Mary Lane (Margaret Sullavan) è follemente innamorata del tenente Jim Emerson (John Boles), pronto a partire per il fronte. Prima dell’invio delle truppe, Mary Lane riesce ad ottenere una notte d’amore con l’uomo dei suoi sogni; è già convinta, nell’innocenza dei suoi 19 anni, che al ritorno dalla guerra lui la sposerà. Da quell’unico incontro nasce Jimmy, proprio nel giorno dell’armistizio: Mary Lane attende con ansia il ritorno del suo amato, ma la delusione prende il posto della speranza quando lui, vedendola, non la riconosce nemmeno. La protagonista, nonostante la sofferenza, reagisce iniziando a lavorare presso il negozio di sua zia, diventandone poi la titolare. Gli anni passano e Mary Lane cresce suo figlio da sola, senza l’ausilio di un uomo, troppo orgogliosa per confessare a Jim della sua esistenza.
Il personaggio di Mary Lane è perfettamente adattabile al XXI secolo: è una donna coraggiosa, moderna ed emancipata che non ha bisogno di una controparte maschile per vivere con soddisfazione la propria vita. Ma l’ombra di Jim è sempre in agguato e influenza tutta l’esistenza di Mary Lane, tanto che, sul letto di morte, la donna decide di scrivergli una lettera raccontando la sua vita, il loro primo incontro, una fortuita notte di capodanno, l’esistenza di Jimmy.
Mary Lane non lo sa, ma con quella lettera salva letteralmente la vita a Jim, pronto a suicidarsi dopo aver perso tutto nel crollo di Wall Street e ormai deluso dal suo matrimonio. La consapevolezza dell’esistenza di un figlio e di quell’amore così forte e duraturo da parte di una donna a lui sconosciuta, gli dà il coraggio di mettere tutto in discussione e iniziare daccapo.
Only Yesterday mette in evidenza come le donne, sebbene delicate e sentimentali, possano allo stesso tempo scegliere per sé con forza e determinazione. Lo stesso non si può dire del protagonista maschile, che aderisce allo stereotipo del “bello” circondato da talmente tante ammiratrici da non ricordarne nemmeno i volti. Stahl - e Zweig prima di lui - mettono in discussione i classici canoni comportamentali femminili attribuiti dagli stereotipi di genere, portando sullo schermo una storia piacevole e per nulla obsoleta, che appassiona ed emoziona lo spettatore grazie al racconto di un amore tormentato ma affatto banale.