Vingarne – The Wings

Anno: 1916

Regia: Mauritz Stiller

Cast: Egil Eide (Claude Zoret), Lars Hanson (Eugene Mikael), Lili Bech (Lucia de Zamikow)

 

Per la categoria Cento anni fa: 30 film del 1916, il Cinema Ritrovato sfodera un asso nella manica: il gioiello Vingarne (Le ali, in italiano), film muto diretto nel 1916 dallo svedese Mauritz Stiller. Nella Sala Mastroianni della Cineteca di Bologna, la visione del film è stata accompagnata dalla performance del pianista Matti Bye.

Il film è tratto dal romanzo Mikaël dell’autore danese Herman Bang e si snoda attraverso la storia di tre personaggi chiave. Il primo è Claude Zoret, un’artista omosessuale, all’apice della gloria e della fama, che lavora instancabilmente a quella che sarà il trionfo della sua carriera: l’opera intitolata Vingarne (Le ali), ispirata al mito di Icaro.  Il secondo è il suo allievo/modello/amante Mikaël, che si innamora follemente del terzo personaggio, la frivola e audace Contessa de Zamikow ormai in bancarotta. Travolto dalla passione per la contessa, Mikaël trascura il suo lavoro di pittore e spende tutti i suoi averi (e quelli del suo pigmalione Claude Zoret) per saldare i debiti della sua amante e divertirsi insieme a questa. Con il progredire del delirio di Mikaël per la sua nuova fiamma, progredisce anche il tormento del celebre pittore Zoret, che muore infine per il troppo amore e dolore causatogli da Mikaël.

Il dramma amoroso, nelle forme del consolidato triangolo erotico, è innovativo nel superare le barriere dell’epoca legate ai temi dell’omosessualità e della bisessualità. Risulta poi incredibile l’espressività caratteriale dei personaggi, che letteralmente abbate il muro del mutismo e si sposa perfettamente con l’accompagnamento esterno al pianoforte.

 

Recensione a cura di Alice Michelini.

Fhoto credits: www.filmlinc.org
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