Anno: 1929
Regia: Paul Fejos
Cast: Glenn Tryon (Roy Lane), Merna Kennedy (Billie Moore), Evelyne Brent (Pearl)
Immaginatevi di essere nei panni di un giovane artista nella New York degli anni ‘20, dotato di talento e forte spirito di iniziativa: quale sarebbe il vostro palcoscenico? Ovviamente la risposta può essere solo una… Broadway! Perlomeno, sicuramente la pensa così Roy Lane, ballerino – cantante – one man show, protagonista della commedia Broadway di Paul Fejos. L’ambiziosissimo Roy, è parte dello staff di un mediocre cabaret sulla Avenue più popolare di New York, ma sogna di conquistare un giorno i migliori palcoscenici della città con un numero creato da sé e ballato dal modestissimo team della Roy and Company. La “company” in questo caso è quella della bella Billie Moore, ballerina e collega di Roy. I due si amano, sebbene ognuno a modo suo: se Roy professa il suo amore per Billie con slanci e proposte particolarmente audaci per il loro futuro insieme, Billie invece non apre mai apertamente il cuore, timorosa di legarsi a un uomo poco benestante come Roy.
Nonostante il titolo della commedia lasci pensare che i due protagonisti vivano esclusivamente in un universo di lustrini, balletti e paillettes, la trama del film si snoda perlopiù nei dietro le quinte di Broadway, che nella realtà è molto meno attraente di quello che si possa immaginare. Accade così che Roy e Billie si trovano casualmente coinvolti in un intrecciarsi di storie di mafia, prepotenze malavitose e perfino omicidi, che mostrano loro il vero volto della tanto amata Broadway. Questa brutta avventura farà aprire infine gli occhi alla naive Billie e i due protagonisti, come Broadway vuole da copione, potranno finalmente avere il loro meritato lieto fine. È una commedia briosa Broadway, che non stupisce per la complessità della trama ma merita comunque di essere vista per avere un assaggio di un’epoca che non finisce mai di stupire.
Recensione a cura di Alice Michelini.