Il Teatro dei Mignoli presenta: "Dante Lynch"

È Beatrice o Laura Palmer?

È questo uno degli interrogativi di DanteLynch, la pièce sperimentale del Teatro dei Mignoli che ha preso corpo lungo la salita dei 300 scalini. Un'opera suggestiva, che trae la sua energia da un connubio inedito: quello tra il Sommo Poeta fiorentino e David Lynch, del Montana.

Il denominatore comune è, in ogni caso, la perdita, lo stato di confusione che - inaspettatamente - si risolve nella conquista di nuove verità. 
Siamo partiti da Villa Spada, in compagnia di due detectives d'eccezione. Sulle note della serie cult Twin Peaks, il duo si ripropone di trovare Dio, ma il suo unico indizio è la Commedia dantesca. Il ritrovamento di un cadavere spariglia di nuovo le carte: negli spettatori si insinua il dubbio sull'identità del corpo. Il percorso prosegue sulle impervie colline bolognesi: un Caronte deluso dagli esseri umani e un pellegrino preparano la risoluzione del dramma. 

Il Santuario di San Luca dai 300 scalini

Ma ci attende un messaggio di speranza. L'esaltazione dell'amore tra gli uomini è lo strumento attraverso cui l'Amore di Dio si manifesta. L'intensità di questo messaggio è espressa dalla colonna sonora, The Great Gig in the Sky, dei Pink Floyd. 

DanteLynch è quindi un'esperienza, organizzata dal Teatro dei Mignoli e animata dalla volontà di portare il teatro "fuori dal teatro", per ibridarlo con la vita vera. La cornice naturale è l'ambientazione perfetta per sperimentare percorsi anticonvenzionali: ai 300 scalini il dubbio e l'incertezza si fanno risorsa. 

https://youtu.be/V19ur-oagxQ