
La Fondazione Zucchelli annuncia il progetto culturale Carlo Zucchelli in chiave di basso di rossiniana memoria, volto a riscoprire l’arte e la vita di Carlo Zucchelli (1796-1879).
Finanziato dalla Regione Emilia-Romagna per il 2024, il progetto culminerà con la pubblicazione multimediale Così cantavano Rossini. Carlo Zucchelli e gli amici nella Bologna del primo Ottocento, accompagnata da esecuzioni musicali dei vincitori del Concorso Zucchelli.
Il progetto culturale e il suo obiettivo
La Fondazione Carlo, Carolina, Bianca e Santina Zucchelli lancia il progetto culturale Carlo Zucchelli in chiave di basso di rossiniana memoria, che intreccia filoni musicali e storiografici per valorizzare Carlo Zucchelli, uno dei più applauditi interpreti rossiniani del primo Ottocento.
Finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito dei progetti per la valorizzazione di “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna” per il 2024, il progetto culmina nella pubblicazione multimediale: Così cantavano Rossini. Carlo Zucchelli e gli amici nella Bologna del primo Ottocento, Casa Editrice: Pendragon (2024), Curatore: Jadranka Bentini.
Il volume sarà accompagnato da un CD e un dispositivo USB, contenenti esecuzioni musicali e canore di giovani vincitori del Concorso Zucchelli, registrate in costume d’epoca al Teatro settecentesco di Villa Mazzacorati.
La figura di Carlo Zucchelli e il contesto storico
Carlo Zucchelli, capostipite della famiglia di artisti a cui è dedicata la Fondazione, ha rappresentato un protagonista del bel canto italiano. Nato nel 1796, si trasferì a Bologna a soli dieci anni, da dove intraprese una carriera internazionale esibendosi nei principali teatri europei, tra cui la Scala di Milano, Roma, Londra e Parigi.
La pubblicazione non solo racconta la sua vita e carriera, ma restituisce un’immagine vivida della Bologna ottocentesca, città che fu crocevia culturale e trampolino di lancio per il suo successo.
Collaborazioni e curatori
Il progetto è stato curato da Jadranka Bentini, Presidente della Fondazione Zucchelli e Silvia Carrozzino, docente al Conservatorio di Bologna
L’esecuzione musicale è stata resa possibile grazie alla collaborazione con:
- 8cento APS (costumi e regia delle esecuzioni)
- Conservatorio Giovan Battista Martini di Bologna
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