È in partenza il progetto pilota “A casa mia” promosso dall'associazione di mediatrici interculturali Amiss con Asp e Comune di Bologna. Lo scopo è aiutare gli adolescenti senza genitori, sopravvissuti a sbarchi e a viaggi estenuanti, in modo che possano crearsi una rete sociale per non sentirsi sperduti quando lasceranno le strutture a diciotto anni.
Si cercano pertanto famiglie bolognesi disposte a dedicare anche un solo giorno alla settimana o un week end a questi adolescenti soli, invitandoli a pranzo o al cinema, allo stadio o a fare una passeggiata per conoscere Bologna.
Un modo per integrarli nell’ambiente in cui continueranno a vivere quando avranno compiuto diciotto anni e dovranno affrontare la vita con minori aiuti.
Chi è interessato ad accogliere un adolescente nei fine settimana può contattare il Centro famiglie in via del Pratello oppure l’associazione Amiss (tel. 051/0827324).