La lingua geniale. 9 ragioni per amare il greco
16 gennaio 2017
Biblioteca comunale Archiginnasio, Bologna
Recensione di Paola Chindemi
Martedi sera si è tenuta, nella sala dello Stabat Mater dell'Archiginnasio di Bologna, la presentazione del libro di Andrea Marcolongo "La lingua geniale. 9 ragioni per amare il greco". Non si tratta di un manuale di grammatica greca ma un racconto non convenzionale sulla lingua greca. Dalla sua uscita a settembre ha scalato le classifiche, ha venduto più di sessantamila copie con dodici ristampe, e a breve il testo verrà tradotto in tutta Europa.
Come ci spiega l'autrice, tutto ha avuto inizio tre anni fa quando le chiesero di scrivere un romanzo e lei, quasi per provocazione, inviò a un agente un testo sugli aspetti del verbo greco che aveva scritto per un ragazzo a cui dava ripetizioni. Quel testo, due anni dopo, sarebbe diventato il primo capitolo del libro.
Già dalle prime pagine si evince la bellezza del libro della Marcolongo, un testo capace di appassionare il lettore (anche quello che non ha studiato il greco a scuola) e di avvicinarlo a questa lingua arcaica con semplicità, dolcezza e soprattutto con amore. L’ amore (come si evince dal titolo) è la parola chiave del libro: è stato l’amore ad avvicinare l’autrice allo studio del greco e per amore lei ha scritto questo libro.
Attraverso i sette capitoli (nove se si contano l'introduzione e le conclusioni) sono spiegate le ragioni per cui si dovrebbe amare il greco: il viaggio intrapreso dall’autrice ripercorre le sue esperienze, prima da studentessa e poi da insegnante, riuscendo a spiegare, in modo semplice, al lettore il perché, ad esempio, è necessario memorizzare i paradigmi e svolgere una buona traduzione testuale. Tutto è raccontato con estrema naturalezza, raccontando finanche alcune esperienze della sua adolescenza che fanno riaffiorare alcuni ricordi a chi, come lei, ha studiato il greco e il latino e si è trovato nelle medesime situazioni.
Ma non è solo il greco ad essere "geniale", lo è anche la scrittura della Marcolongo capace di far comprendere, anche al lettore inesperto, l'essenza delle cose. Ma ciò che si evince dall'autrice è la necessità di studiare il greco in un epoca come la nostra in cui vediamo svanire ogni certezza, esso è un approdo sicuro a cui tornare, un punto saldo che ci aiuta a ragionare e a comprendere l'attualità.
Durante la presentazione ha affrontato anche un altro problema: "Oggi un ragazzo che vuole iscriversi al liceo classico viene dissuaso dai propri genitori a non farlo. Il greco non è utile, dicono loro." Eppure, secondo l'autrice, studiare lettere classiche può aiutare i ragazzi a crescere in modo migliore. In un modo che è schiavo della velocità e del tempo c'è bisogno di fermarsi, di riflettere e di dare il tempo necessario allo studio.