Genere: Documentario
Anno: 2016
Regia: Paolo Caredda
Distribuzione: Italia
Recensito il 21 Giugno da Rosalba Pugliese
Nell’ambito del fumetto underground italiano di fine anni ‘70 spicca prepotentemente il nome di Andrea Pazienza, autore di un’arte fuorilegge in un periodo di grande rivoluzione sociale e di costumi, gli stessi anni della contestazione bolognese legata al Movimento del '77, che fanno da sfondo al fumetto Le straordinarie avventure di Pentothal, primo suo lavoro pubblicato.
Il regista Paolo Caredda, attraverso il documentario Andrea Pazienza: fino all’estremo, offre una lettura alternativa della persona/personaggio del fumettista, intervistando i suoi amici di scorribanda: Scòzzari, Sparagna, Liberatore, si alternano ai fermi immagine delle strisce più famose che man mano si animano e danno voce ai propri protagonisti, creando un collage punk in linea con la verve dissacrante della produzione fumettistica. Per lo spettatore è così possibile immergersi a fondo nell’atmosfera goliardica, condividendo pensieri ricordi e suggestioni di una Bologna ancora scalpitante e indissolubilmente legata ai magazine culturali di nicchia.
Per i fan più affezionati non vi saranno molti retroscena inediti da svelare, ma rientrare nella vita di colui che ha fatto la storia dell'underground artistico italiano regala sempre delle emozioni, fortemente nostalgiche e amare per il ricordo di un genio ribelle scomparso troppo presto.
"Prima di fare fumetti dipingevo quadri di denuncia: erano tempi nei quali non potevo prescindere dal fare questo, ma i miei quadri venivano comprati da farmacisti che se li mettevano in camera da letto. Il fatto che il quadro continuasse a pulsare in quell'ambiente mi sembrava, oltre che una contraddizione, anche un limite enorme. Da qui il mio desiderio di fare fumetti" Andrea Pazienza