ETNIK
Svedese di nascita ed italiano di adozione, Alessandro Battisti, dai più conosciuto come Etnik, opera assiduamente come streetartist nel capoluogo emiliano, le cui opere sono sparse per quasi tutta la città.
Egli infatti collabora con Frontier – La linea dello stile per la diffusione del wrting e della streetart nella città di Bologna con alcuni interventi nei diversi quartieri per poi ritornare durante la settimana di ART CITY a colorare i grigi interni ed esterni dell’Autostazione.
Artista poliedrico e autodidatta si muove tra figure simboliche e tag, influenzato sia dall’arte dei graffiti che da quella del writing le quali apprende in seguito alla frequentazione dell’ambiente fiorentino prima e milanese poi, nonché dall’incontro con altri artisti italiani e stranieri appartenenti alla scena underground.
Dalle sue opere traspare un rapporto conflittuale con la realtà urbana, che ritrae attraverso piccole e grandi costellazioni di linee che intrecciano profili di costruzioni di periferia, sagome classiche, campanili ed abitazioni rurali; non mancano strade, telecamere di videosorveglianza, camini industriali e tubi di scappamento i quali rilasciano fumi che circondano gli edifici dipinti.
Gli agglomerati cittadini sono scomposti e sovrapposti e l’architettura geometricamente estrema, diviene l’emblema del concetto di “gabbia urbana”, una sorta di poetica dell’artista che vede i centri metropolitani come luoghi in cui l’uomo è intrappolato e che critica con l’uso di colori forti ed una gamma cromatica brillante e di contrasto, in dipinti murari in cui a volte l’identificazione delle costruzioni è quasi impossibile.
https://www.youtube.com/watch?v=juJFC0bLfJw
