Genere: Commedia
Regia: Charlie Chaplin
Anno: 1967
Cast: Marlon Brando (Ogden Mears), Sophia Loren (Natasha Alexandroff), Sydney Earle Chaplin (Harvey Crothers)
Recensito da Francesca Colò l’1 giugno
Considerata una delle opere minori di Charlie Chaplin, La contessa di Hong Kong destò parecchie perplessità alla sua uscita nel 1967. In molti considerarono l’ultima fatica di Charlot banale, vuota e fuori dalle sue corde. Sicuramente meno impegnata e decisamente più leggera rispetto alla precedente filmografia dell’artista, La contessa di Hong Kong rimane a distanza di quasi cinquant’anni una pellicola piacevole e molto in linea con la classica commedia romantica all’americana.
Un cast improbabile quello scelto da Chaplin, che vede i protagonisti Marlon Brando e Sophia Loren destreggiarsi in una vicenda inverosimile: Ogden Mears, diplomatico americano in viaggio su una nave che lo riporterà negli Stati Uniti, conosce in uno scalo a Hong Kong la contessa russa Natasha. La donna, costretta all’esilio in Cina, vuole a tutti i costi raggiungere gli Stati Uniti nonostante non abbia un passaporto. L’unica soluzione è quella di intrufolarsi nella cabina di Ogden e rimanere nascosta fino all’arrivo nel continente americano. Dopo l’iniziale intenzione di Ogden di denunciare Natasha, la situazione si evolve in modo abbastanza prevedibile: nasce un rapporto di odio/amore tra i due, tanto che, alla fine, l’uomo decide di lasciare sua moglie e abbandonare la carriera diplomatica pur di continuare la storia con la prorompente e simpatica Natasha.
Un lieto fine già annunciato dai primi minuti quello de La contessa di Hong Kong; nonostante ciò il film appare piacevole e coinvolge lo spettatore grazie alla comicità pulita e in linea con i trascorsi cinematografici di Chaplin. Una commedia senza eccessive pretese, ma che riesce ancora a strappare molti sorrisi.