LEVALET
Giungendo in Piazza Azzarita non si possono non notare 30 ninja con tuta nera dipinti sull’edificio giallo che fa da ingresso al parcheggio del Paladozza, impegnati in una rocambolesca caccia al rinoceronte. Quella è l’opera di Levalet per CHEAP festival edizione 2015 e si intitola “The Hunt”. Le silhouettes sono dipinte a mano in china nera su carta a grandezza naturale e poi installate sul muro con la tecnica del paste up. Il rinoceronte a cui si è ispirato Levalet è quello di Durer, simbolo dell’animale mitico, africano il suo, asiatico quello dell’ispiratore. Non sappiamo che esito avrà la spedizione poiché quella che viene rappresentata è la scena che precede la caccia stessa: i partecipanti non sembrano padroneggiarne le tecniche ma appaiono come predatori improvvisati: goffi, codardi, distratti, iperattivi, fannulloni.
All’anagrafe Charles Leval, classe 1988, in arte Levalet, fa la sua prima comparsa sui muri parigini nel 2012, scegliendo come tela per le sue opere i muri della città con una ben precisa struttura architettonica spesso lontani da occhi indiscreti. I suoi personaggi, infatti, interagiscono attivamente con gli elementi architettonici preesistenti talvolta integrati dagli oggetti più svariati, dai libri agli ombrelli. Ironico e pungente, fortemente influenzato dal cinema soprattutto quello muto, lo scopo del suo lavoro è quello di creare una “mise en scène” della vita quotidiana che viene raccontata in modo paradossale ed esasperato, una umanità vittima della ripetitività e dell’abitudine che cerca di salvarsi dalla noia e della frenesia metropolitana fuggendo in un mondo immaginario.
