Regia: Todd Philips
Con: Joaquin Phoenix, Robert De Niro, Zazie Beetz, Frances Conroy
USA - 2019
La 76sima edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia ha assegnato il Leone d’oro al film Joker di Todd Philips, contrariamente alle voci della critica che, ritenendo la pellicola pronta per la nomination agli Oscar, la escludeva come possibile candidata anche a questa kermesse.
Quest’anno la Biennale Cinema, coordinata da Paolo Baratta e diretta da Alberto Barbera, ha voluto accaparrarsi per prima l’occasione di premiare il film più chiacchierato di questo 2019: del resto l’interpretazione di Joaquin Phoenix nel ruolo del cattivo di Gotham mette d’accordo tutti, critica, giuria e pubblico.
Joker è una prova attoriale difficile, perché costringe al confronto con quegli attori che in passato ne hanno rivestito il ruolo: il leggendario Jack Nicholson, il compianto Heath Ledger e la “rockstar” Jared Leto. Il re indiscusso del crimine nella città di Gotham non è soltanto una maschera da indossare, ma è la rappresentazione del caos puro: l’attore Joaquin Phoenix non si è dunque limitato ad indossare i panni del Joker, ma si è fisicamente trasformato come già lo avevamo visto fare in The Master di Paul Thomas Anderson nel 2012.
Phoenix ha costruito da zero il suo Arthur Fleck/Joker, così come ha raccontato in conferenza stampa alla Biennale 76: insieme al regista Todd Philips, ha dato vita alle mille sfaccettature del protagonista, un cabarettista fallito che crede di poter far ridere ma che è in realtà così alienato dalla società da non riuscire a comprendere i suoi veri limiti come artista e come uomo.
L’attore ha dichiarato inoltre che inizialmente non era disposto ad accettare il ruolo, ma che ha poi cambiato idea perché il film poteva offrirgli l’occasione per studiare e costruire da zero il suo personaggio. Per questo ha voluto creare una sua risata personale del Joker, che ha ottenuto dopo molti tentativi e provini con il regista e che gli ha procurato uno sforzo delle corde vocali non indifferente.
La risata e il fisico ridotto ad una magrezza estrema sono il marchio evidente di questo fool shakespeariano, un Amleto che è preda di allucinazioni, di fantasmi personali e di un rapporto complesso con la madre, un cliché comune ai grandi cattivi del cinema,.
In un crescendo di consapevolezza e perdita di senno, Joker prende forma: da uomo vittima di una società violenta e senza scrupoli, diventa egli stesso il più spietato e vendicativo dei villain. Vi è un momento in cui vediamo emergere completamente l’anima del cattivo e ne percepiamo per la prima volta la sensualità, quando Joker si esibisce in un ballo solitario e sfrenato per i vicoli di Gotham: lì Arthur Fleck diventa quell’idolo malvagio che da quasi 80 anni, nonostante l’immensa crudeltà e follia, affascina tutti gli amanti della saga di Batman.
Ad affiancare Joaquin Phoenix c’è Robert De Niro nella parte di Murray Franklin,un presentatore di un talk show che è evidentemente un omaggio a quel Rupert Pupkin che De Niro impersonò nel 1983 nella pellicola Re per una notte (The king of comedy) di Martin Scorsese. E come non pensare, a proposito, quanto questo Joker/Phoenix ci ricorda Travis Bickle/De Niro in Taxi Driver?
Altra protagonista della storia è la città di Gotham, con le sue strade caotiche, la sua metro affollata di giorno e tetra di notte, la sua indifferenza alla violenza e il desiderio di rivoluzione e tumulto: così simile a New York da sembrare affascinante quando alienante e pericolosa.
Questo Joker non si limita a sedurci come nelle sue precedenti interpretazioni: il Joker/Phoenix è a tutti gli effetti un “uomo”, un “pover uomo”, per il quale proviamo talvolta fastidio ma più spesso compassione e comprensione. I suoi pensieri negativi ci risultano persino familiari e il suo desiderio di vendetta ci trova quasi solidali.
Il clown triste di Todd Philips ci sembra ora pronto per gli Oscar, ma se la statuetta non dovesse arrivare, non abbiamo dubbi che questo Joker troverà la sua consacrazione anche tra i fan dei fumetti DC Comics più scettici e ortodossi.
Recensione di Claudia Ingrassia dalla 76esima Mostra del Cinema di Venezia
https://youtu.be/-_DJEzZk2pc