I vincitori del contest “Metti la mascherina e stacci dentro!"

Il contest creativo Metti la mascherina e stacci dentro! si è concluso. Dopo una settimana in cui le 12 mascherine finaliste si sono sfidate a suon di “mi piace” su Instagram, coinvolgendo migliaia di votanti, ecco il verdetto! 

12. “Caos” di Viola Misso

Si posiziona al dodicesimo posto, con 36 voti.

11. “Cigno nero” di Orno Clenard

41 voti per questa mascherina; l’autore racconta che «il cigno nero è una figura che rappresenta un evento imprevedibile, inaspettato, che non rientra nelle normali aspettative e che porta ad enormi cambiamenti. Si può dibattere sul fatto che il recente evento si possa catalogare come un cigno nero, ma una cosa è certa, che mai noi giovani ci siamo ritrovati a dover fronteggiare un clima di incertezza di tale intensità. In un mondo che già ci ha abituati a vivere in società opache in termini di prospettive future per noi giovani, non vorrei però soffermarmi tanto sull’aspetto di incertezza resa nota dalla letteratura di Taleb nel suo libro famoso, ma vorrei ritornare al simbolo nudo e crudo del cigno nero, l’unicità e irripetibilità di noi individui che si nasconde dietro ogni mascherina che siamo tenuti a portare».

10.  “Divenire” di Beatrice Ravaglia

Ottiene 59 voti e quindi si classifica decima. Nel suo progetto vediamo «la stilizzazione di un gruppo di persone che osservano un mondo un po’ cambiato, un mondo dalle forme nuove, diverse da quelle che abbiamo conosciuto sino ad ora, ma pur sempre ricche di colori». Secondo l’autrice «si potrà tornare ad esplorare questo nostro mondo solo collaborando insieme, parallelamente, a cominciare dalle azioni più semplici (ma non per questo scontate) come indossare una mascherina».

9. Fatti un tortellino!” di Emilio Bassi

«Una mascherina simpatica, che rimandi alla tradizione bolognese, per farsi riconoscere ovunque», spiega l'autore di questo progetto, che raccoglie 80 "mi piace"

8. "Rewind 2020 - difficile da dimenticare” di Anna Chiara Taliani

134 voti per questa mascherina a tema 2020, «un anno difficile, nel quale è stato coinvolto il mondo intero, facendoci sentire come se tutti fossimo sulla stessa barca. Un anno che entrerà nei libri di storia, anno che, come le guerre, sarà raccontato di generazione in generazione». L’autrice ritiene di «non aver mai visto e vissuto così tanti avvenimenti in solo 365 giorni» e con questa mascherina ha voluto «fare un rewind, cioè un ritorno, riavvolgimento di questo non lontano passato dal momento che ancora adesso sta influenzando le nostre vite». 

7. “Just wear it! di Lorenzo Leggio

L’autore Lorenzo Leggio, che ottiene 231 voti, del suo lavoro spiega che «rappresenta la società di oggi, coinvolta in un periodo particolare e difficile da dimenticare. Il mio elaborato cerca di invogliare e in parte, provocare l’osservatore, giovane o anziano che sia. Ho cercato tramite le immagini di trasporre la situazione di un mondo molto cambiato da quello che ci ricordiamo, dal passato, ormai strano e lontano. Una mascherina sancisce un periodo, che come una televisione riporta immagini familiari ma a noi distanti. Cerco di esprimere in un linguaggio facile da masticare per noi ragazzi, ciò che è importante comprendere, e cioè l’indossare una mascherina. “Just wear it” è uno slogan che riprende il famoso slogan della Nike “Just do it”, e come siamo capaci di qualsiasi cosa in campo lavorativo, sportivo, e della vita in generale, possiamo “indossare una mascherina e basta”, siamo capaci di farlo. “Basterebbe indossarla” è ciò che voglio trasmettere alle persone tramite questa grafica, colpendo l’osservatore con colori accesi ma non opprimenti e inondandolo di immagini che mai avrebbe pensato di vedere nel lontano 2019. Sono convinto che l’arte possa sempre aiutare ogni persona nel suo intimo, abbattendo ogni barriera e blocco mentale, travolgendo ognuno di noi essendo portatori sani di contagio mentale. Basterebbe indossarla per capire che non c’è niente di male. Basterebbe indossarla per fare del bene e aiutare».

6. "Cov-busters"di Leonardo Pilati

Ottiene 233 voti e la sesta posizione. «Il disegno è un tributo al noto film Ghostbusters - gli Acchiappafantasmi. Rappresenta il logo usato nel film, con la differenza che al posto del fantasma vi è rappresentata una personificazione del virus». 

5. “Bologna” di Martina Calanchi

Martina, che «ha cercato di rappresentare le più belle attrazioni di Bologna in uno spazio minimo, come quello di una mascherina» di classifica quinta con 562 voti.

4. “Mascherati e combatti” di Chiara Marani

Raccoglie 702 voti e si posiziona a un passo dal podio, in quarta posizione.  L’autrice ha ideato «un paesaggio extraterrestre che caratterizza l’ignoto. In primo piano troviamo due alieni, metafora del covid-19, intenzionati ad entrare nel portale che conduce a Bologna. In un mondo globalizzato, Bologna rappresenta il luogo in cui gli alieni vogliono insinuarsi. Ma Balanzone, che rappresenta lo spirito di Bologna, non permetterà al Covid di oltrepassare il portale-barriera (mascherina) che separa l’ignoto (morte) dal mondo/paese». 

3. “Metti la mascherina e bona lè” di Luigi Marcellinaro

989 voti valgono il gradino più basso del podio a Luigi, che ha inteso «sensibilizzare i cittadini all’uso della mascherina tramite l’utilizzo di volti noti come Lucio Dalla e grazie all’uso scherzoso del dialetto bolognese». 

2. “Distanti ma uniti” di Tarnpreet Kaur

Seconda posizione, con 1338 “mi piace”. L'autrice della sua idea spiega che «rappresenta tutto quello che ci può essere di buono in questo periodo. A partire dalla scritta che spiega in modo molto chiaro come fermare il covid-19, cioè insieme. Ho disegnato i colori della bandiera italiana per dare speranza e per far capire che l’Italia ce la può fare, se tutti noi stessimo più attenti ad indossare correttamente la mascherina e a disinfettarci le mani ogni volta che tocchiamo una superficie diversa. Oltre all’Italia possiamo migliorare il mondo. Non temiamo i momenti difficili, il meglio viene da lì e tutto ciò che ha un inizio, ha anche una fine. Andrà tutto bene!».

1. “La mascherina giusta al momento giusto” di Samuele Masotti

E infine, rullo di tamburi, vince il contest “La mascherina giusta al momento giusto” di Samuele Masotti, scelta da 1584 votanti. Samuele ha voluto «raffigurare tante espressioni della bocca, che possono essere intercambiabili fra loro in base al sentimento o all’emozione che si prova. Le espressioni possono essere molteplici, in questo caso ho scelto di disegnare un sorriso, un urlo, una risata e dei baffi con barba che celano tranquillità. Secondo me queste potranno essere indossate anche per placare i sentimenti delle persone; per esempio se una persona ha voglia di urlare per esprimere la sua rabbia, la mascherina con l’espressione felice potrà essere indossata per sdrammatizzare il suo stato d’animo».

 

Si ringraziano tutti i partecipanti per l’entusiasmo, la creatività e il desiderio di mettersi alla prova. La competizione è conclusa, ma “Metti la mascherina e stacci dentro” è solo all’inizio… stay tuned!