Fumetti cinesi in mostra

La Biblioteca di Discipline Umanistiche dell'Università di Bologna annuncia il nuovo possesso, grazie alla donazione di due docenti dell'Alma Mater, la professoressa Claudia Pozzana, docente di Lingua e Letterature della Cina e dell'Asia e dell'Asia Sud-orientale, e il professor Alessandro Russo docente di Sociologia Generale, di  un fondo di testi cinesi consultabile presso il catalogo online della biblioteca stessa.

Di particolare valore è soprattutto la sezione dei fumetti cinesi, prodotti tra il 1972 e il 1976, di particolare importanza perché testimoni della Rivoluzione Culturale.

In questo periodo i fumetti hanno svolto, in Cina, molteplici funzioni, essenziale quella educativa rivolta principalmente ai bambini, in versione non necessariamente moralista. Molti di questi fumetti hanno come protagonisti lavoratori comuni. Il modello pedagogico rivoluzionario puntava, nel bene e nel male, a una valorizzazione egualitaria del lavoro più umile.

Altra importante funzione era quella di narrazione delle vicende della storia nazionale, sulle quali erano in corso intense campagne di ridiscussione del valore storico-politico. È il caso, ad esempio, della campagna di critica del confucianesimo del 1973-74, associata, in modo peraltro opaco, alla critica dell’ex “delfino” Lin Biao. 

Un'ottima occasione, non solo per gli appassionati di fumetto, per conoscere un periodo storico e una cultura particolari, ma anche un modo per riflettere sull'uso dei media da parte della propaganda politica.

Alcuni di questi fumetti saranno in esposizione sul soppalco della sala studio della biblioteca, in via Zamboni 36, durante gli orari di apertura della biblioteca.