Ogni mese un articolo per trattare da vicino proprio quelle questioni che riguardano i ragazzi ma che sono così difficili da dire, quelle questioni che sembrano impossibili da spiegare.
La rubrica ALL YOU NEED IS FREUD nasce dal desiderio di parlare di psicologia a giovani fruitori, attraverso l'analisi di serie tv, film e canzoni contemporanee.
LUCA - I dubbi nelle decisioni
Attenzione, questo articolo contiene spoiler!
Il DUBBIO
Come Soul anche il nuovissimo lungometraggio Pixar, Luca, continua ad interrogare la questione del talento e del desiderio da prospettive inedite rispetto alle storie precedenti.
Luca è un pre-adolescente alle prese con le solite questioni Disneyane (e non) della separazione dai genitori, il desiderio di oltrepassare i confini famigliari e la spinta trasgressiva all’ avventura.
Luca è un timoroso, un fifone, se fosse per lui probabilmente non si accorgerebbe neppure che il mondo che abita gli è troppo stretto, è l’incontro con un amico, un pari, Alberto, a smuoverlo dalla sua quotidianità.
Mentre Alberto è senza legami ed ha il grande sogno di possedere una Vespa, Luca ha una famiglia che gli sta alle calcagna e nessun sogno nel cassetto. Si lascia coinvolgere e contagiare dall’entusiasmo dell’amico: la Vespa è indubbiamente ciò di cui entrambi hanno bisogno per essere felici. Cominciano così la loro avventura per potersene procurare una.
La prima cosa che Alberto insegna a Luca è quella di essere meno timoroso, con uno stratagemma cognitivo, ogni volta che sente comparire in testa una voce che lo scoraggia ad intraprendere nuove avventure deve urlare: silenzio Bruno! In questo modo la voce scomparirà lasciando posto unicamente alla voglia di buttarsi a capofitto nell’azione.
Questo sintomo del pensiero accade molto spesso soprattutto alla popolazione maschile, non si tratta di una allucinazione, ma di un vero e proprio pensiero carico di dubbi che obbliga il soggetto ad una posizione di immobilità: e se non sei in grado? E se ti fai male? E se fai brutta figura? E se fallisci?
Molto diversa la manifestazione dell’ansia nelle donne che solitamente coinvolge maggiormente il corpo. Come diceva proprio qualche giorno fa una mia paziente toccandosi il petto, la pancia, le gambe e i polsi: ho l’ ansia, la sento qui, qui qui e qui.
Luca e Alberto invece, come spesso accade ai ragazzi, l’ansia la sentono sotto forma di pensiero dubbioso e per scacciarla le urlano “Silenzio Bruno”.
OUR WAY
A forza di silenziare Bruno i nostri riescono ad ottenere la desiderata Vespa. L’ avventura che hanno vissuto fino a guadagnarsela però li fa incappare nei loro veri desideri, che nulla hanno a che fare con l’oggetto tanto agognato. Alberto, il ragazzino senza legami, scopre di non voler girare libero per il mondo sulla sua Piaggio, ma di desiderare un padre ed una stabilità affettiva, Luca non scopre niente.
Luca ha solo imparato a far tacere la sua ansia ma non è stato in nessun modo in grado di accorgersi di ciò che vuole in realtà. Rimane nella sua immobilità, timoroso, si fa passare i libri dell’amica che va a scuola per studiare qualcosa anche lui, e si accontenta di questo.
Alberto però si accorge che Luca ha un talento per lo studio e un infinito desiderio di sapere, si accorge che quella è la strada che deve percorrere.
Così vende la Vespa per pagare la retta della scuola e il biglietto del treno che porterà Luca verso il sogno che ancora non riconosce di avere.
Nei titoli di coda compare un ringraziamento: “this film is dedicated to […] all the friends who pulled us out of the water and helped us find our way”.
Non sempre si è in grado da soli di comprendere il proprio desiderio. Non sempre si è Vaiana che sente la voce che la chiama o Elsa che ha un talento straordinario, molto più spesso si è dei Luca. Luca che conserva la sua vita così com’è, un pò insoddisfatto, un pò intrappolato, un pò contento delle piccole cose, che è così impegnato tutto il tempo a silenziare la sua ansia da occuparsi di cosa desidera realmente.