L’Alma Mater abbraccia l’Intelligenza Artificiale: al via una nuova policy

Dal 22 Gennaio 2025
contatto tra uomo e macchina come creazione

L'Alma Mater di Bologna segna una svolta nel panorama accademico italiano, diventando il primo ateneo a regolamentare l'uso dell'Intelligenza Artificiale nella didattica e nella ricerca. 
Con un documento approvato da Senato accademico, Consiglio di amministrazione e Consiglio studentesco, l'Università stabilisce linee guida chiare e basate su principi etici e di responsabilità
La policy distingue tra utilizzi sostanziali e non sostanziali dell’IA, puntando su trasparenza, verifica delle fonti e sostenibilità
Per accompagnare docenti e studenti nell’adozione di queste tecnologie, verrà avviato un ciclo di seminari informativi a partire dal 22 gennaio.

L’Alma Mater regola l’Intelligenza Artificiale nella didattica e nella ricerca

L’Alma Mater Studiorum di Bologna fa da apripista in Italia, adottando una policy ufficiale sull’uso dell’Intelligenza Artificiale (IA) nel contesto accademico. Il documento, approvato dal Senato accademico, dal Consiglio di amministrazione e dal Consiglio studentesco, formalizza l’utilizzo dell’IA sia nella ricerca che nella didattica, inclusi gli elaborati degli studenti.

«Non alziamo bandiera bianca di fronte all’IA», afferma Rebecca Montanari, prorettrice alla trasformazione digitale, «ma ci ispiriamo a principi di fiducia reciproca e non adottiamo misure per vietare o sorvegliare il suo utilizzo. La nostra policy si fonda su cinque cardini: centralità dell’essere umano; onestà e trasparenza; responsabilizzazione; accuratezza; rispetto dei diritti, della società e dell’ambiente».

La policy distingue tra utilizzo sostanziale, mirato alla produzione di nuovi risultati, e non sostanziale, legato al supporto per le attività accademiche. Gli studenti, ad esempio, dovranno dichiarare l’uso di strumenti come ChatGPT e dimostrare di averne verificato le fonti, garantendo il rispetto del diritto d’autore e della proprietà intellettuale.

 

Seminari e formazione per la comunità accademica

Per rispondere alle sfide legate alla diffusione dell’IA, l’Alma Mater avvierà dal 22 gennaio un ciclo di seminari dedicati alla comunità accademica. Gli incontri toccheranno temi come l’etica, la privacy e i rischi connessi all’uso delle tecnologie intelligenti. Dopo questa prima fase, eventi simili saranno aperti anche alla cittadinanza.
La policy presta particolare attenzione all’impatto ambientale dell’IA. «L’addestramento e l’esecuzione dei software richiedono un notevole consumo energetico», sottolinea Montanari. Per questo, l’approccio dell’Alma Mater è multidisciplinare, integrando aspetti giuridici, economici, tecnologici ed etici.
Con questa iniziativa, l'Alma Mater conferma il suo ruolo di innovatore nel panorama accademico, dimostrando come l’IA possa essere un’opportunità, purché utilizzata in modo consapevole e responsabile.


Contatti

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