BCBF 2025 - Una conversazione con gli esperti del settore

BCBF 2025

Dal 31 marzo al 3 aprile 2025, a Bologna, si è tenuta la 62° edizione della Bologna Children's Book Fair. Durante i giorni della Fiera, la redazione Flashgiovani ha intervistato due case editrici indipendenti di Bologna, La Linea e Kira Kira, ed Emilio Varrà, professore di fumetto e illustrazione dell'Accademia di Belle Arti. Scopri insieme a noi curiosità su cosa significa, al giorno d'oggi, lavorare nel mondo dell'editoria, del fumetto e dell'illustrazione. 

Edizioni La Linea

 

https://www.edizionilalinea.it/nuovosito/it_it/

 

  • Come si articola il vostro programma editoriale e su cosa puntate maggiormente? 

Noi qui alla Fiera, abbiamo la parte di albi illustrati e poesie per bambini, quindi la parte dedicata a questo target ai bambini, e abbiamo albi illustrati in italiano e bi-lingue, per cui libri che hanno il testo sia in italiano che in inglese di modo da incentivare il plurilinguismo e perchè sappiamo che alcuni di questi albi sono utilizzati dai mediatori culturali proprio per fare integrazione e attività di plurilinguismo nelle classi. 

  • Come scegliete le vostre pubblicazioni?

Noi abbiamo una curatrice di collana che è Benedetta Fiorelli che si occupa della selezione degli albi illustrati. Lei è una grandissima appassionata: ha un milione di albi illustrati a casa, si guarda tutti i cataloghi di tutte le case editrici di tutto il mondo e quindi è lei che poi ci fa delle proposte e insieme le guardiamo, le valutiamo per poi decidere quelle che ci sembrano più adatte al nostro catalogo. 

  • Negli ultimi anni com'è cambiato il mondo dell'editoria e quali sono le sfide che i cambiamenti tecnologici hanno imposto? 

Allora, sul piano artigianale-lavorativo penso che il mondo sia molto cambiato nel senso che c'è stata una conversione del lavoro verso il digitale che ha veramente cambiato le modalità di lavoro. Nel campo degli albi illustrati, secondo me, parte del lavoro rimane ancora abbastanza artigianale: noi ancora lavoriamo con artisti che lavorano in analogico e quindi diciamo che c'è un'integrazione di questi strumenti per rendere più veloce il lavoro. Ovviamente, sappiamo che le sfide dei prossimi anni, per esempio per noi che lavoriamo nell'editoria scolastica, saranno come integrare l'intelligenza artificiale all'interno della produzione del libro e in generale capire come rapportarsi a questi nuovi strumenti

Kira Kira Edizioni: 

 

 

  • Come si articola il vostro programma editoriale e su cosa puntate maggiormente? 

La scelta del programma editoriale è una scelta che viene fatta accuratamente perchè le uscite sono poche durante l'anno e viene fatta con un grande lavoro di ricerca sui cataloghi, insieme al recupero di molti classici pubblicati molti anni fa. Il nostro programma editoriale si compone principalmente di albi illustrati divisi per tematiche: abbiamo una parte di albi per la fascia 3-6 anni che esplorano il rapporto tra realtà e immaginazione e il mondo dell'infanzia; abbiamo alcune biografie illustrate e progetti originali che uniscono illustratori italiani e giapponesi proprio per fare un ponte tra Italia e Giappone. Da quest'anno esploreremo anche la fascia delle elementari con una nuova collana di romanzi. 

  • Come scegliete le vostre pubblicazioni?

Vogliamo esplorare storie che raccontano l'infanzia e soprattutto che abbiano una grande qualità sia di testo che di illustrazione per cui non è solo importante che abbiano una bella illustrazione, ma anche una storia che possa catturare e che faccia venire voglia di essere letta molte volte. 

  • Negli ultimi anni com'è cambiato il mondo dell'editoria e quali sono le sfide che i cambiamenti tecnologici hanno imposto? 

Allora, per quanto riguarda la nostra casa editrice, lavorando soprattutto sul visivo e sugli albi illustrati, non ci siamo ancora relazionati con le edizioni digitali e non credo che queste possano funzionare nel caso dell'illustrazione perchè l'albo illustrato è fatto in modo che il bambino possa girare la pagina e scoprire quello che succede dopo. Quindi, per noi, la fisicità del libro è ancora molto importante. Per quanto riguarda le tematiche dell'intelligenza artificiale, sono temi che ci preoccupano abbastanza perchè ci sembra una tecnologia ancora poco regolamentata per cui crediamo che sia importante che venga preservato il lavoro degli illustratori che è appunto il lavoro dei nostri autori e quindi che ci voglia una regolamentazione e un pensiero più critici su questa intelligenza artificiale, che può essere una cosa molto importante se usata nella maniera giusta. 


Emilio Varrà - Accademia di Belle Arti di Bologna

 

 

  • Ci può dire cos'è Ababo BOOM e come si inserisce all'interno delle celebrazioni per il 20° anniversario del corso di fumetto e illustrazione dell'Accademia di Belle Arti di Bologna? 

Ababo BOOM è una rassegna di incontri. A volte può anche accogliere delle mostre ed esposizioni di cose che succedono fisicamente in Accademia, quindi dentro l'Accademia di Belle Arti, in occasione della Bologna Children's Book Fair nel senso che, da una parte, ci sembra molto naturale far sì che, nel momento in cui la Fiera richiama tutto il mondo dell'illustrazione e del fumetto, almeno un pezzetto di questo mondo entri in Accademia per diventare un'occasione didattica per le nostre classi. Dall'altra parte, è un'occasione anche per il pubblico generalista, non solo di studentesse e studenti, di avere dei momenti di incontri un po' più dilatati e calmi rispetto a quelli della Fiera che sono molto brevi e concentrati. Quindi rappresenta un bellissimo scambio. 

  • Cosa significa per l'Accademia essere un punto di riferimento per la narrazione di immagini nell'ambito del fumetto e dell'illustrazione? 

Allora, grazie per questa investitura. Diciamo che, sicuramente, il corso a Bologna è stato il primo a nascere in Italia e direi che per quasi una quindicina di anni è stato l'unico. Adesso, come si diceva, stiamo festeggiando i 20 anni del corso ed è appena uscito un libro edito da Pendragon che celebra questo anniversario. Ci siamo quindi posti il problema di come porsi di fronte a tutti gli altri corsi che sono nati nel territorio nazionale e abbiamo pensato che il modo migliore è quello di esprimere i principi base di un metodo, che non è un metodo rigido ma un metodo più "filosofico" nel senso che siamo tutti d'accordo nell'idea che una scuola non può creare dei talenti, può riconoscerli, accompagnarli e stuzzicarli ma è fondamentale il rispetto dell'individualità espressiva di ognuno. Quindi non c'è un'ottica di formare dei professionisti perchè disegnino in modo adatto per una casa editrice o per un'altra, ma si punta proprio su un'esplorazione del sé attraverso gli strumenti del fumetto e dell'illustrazione. E questa è la cosa principale che mi viene da dire come responsabilità del nostro corso. 

  • Per quanto riguarda l'impatto delle nuove tecnologie software nel mondo dell'arte, come descrivereste l'evoluzione del il corso dal suo inizio ad oggi, anche alla luce di come potrebbe essere cambiato l'approccio dell'Accademia alle nuove tecnologie nel campo del fumetto e dell'illustrazione? 

Allora, da questo punto di vista, mi viene da dire che ovviamente c'è stato un cambiamento, però un cambiamento più delle tecnologie, quindi del dato tecnologico e materiale, più che dell'atteggiamento nel senso che, fin dall'inizio, siamo sempre stati aperti all'uso di nuove tecnologie: se c'è chi disegna con la matita su foglio o su tavoletta grafica, assolutamente non c'è differenza. Abbiamo anche un docente, il più giovane del corso, che è diventata famoso nel nostro settore proprio per un web comic, quindi anche dal punto di vista del fare fumetti in digitale è qualcosa che in parte assolviamo come corso. Molto spesso, visto dalla nostra esperienza, le studentesse e gli studenti, forse anche spinti inconsciamente da noi, prediligono mantenere tecniche tradizionali e dopo digitalizzare per la colorazione o la post-produzione. Ma non partire subito in digitale perchè chi si iscrive ai nostri corsi è ancora molto amante della pratica del disegnare, c'è molto forte questa cosa qua. Non ci siamo ancora posti il problema dell'intelligenza artificiale che per me è un problema relativo, però è tutto un altro discorso. 


Guarda qui le interviste integrali

La Linea e Kira Kira Edizioni: https://www.youtube.com/watch?v=wCEQAnwtKjg 
Emilio Varrà - Accademia di Belle Arti di Bologna: https://www.youtube.com/watch?v=31d2zhh1NIc