Come comportarsi
Lavarsi spesso le mani: si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre farmacie, supermercati e altri luoghi di aggregazione soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.
Evitare il contatto ravvicinato (meno di 2 metri) con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute (tosse, raffreddore, febbre).
Non toccarsi occhi, naso, bocca con le mani.
Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce e poi lavarsi subito le mani.
Non prendere farmaci antivirali nè antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.
Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro e alcool.
Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o si assistono persone malate.
Si fa espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multi-morbilità o con stati di immunodepressione, di evitare di uscire dalla propria abitazione eccetto che la stretta necessità, evitando comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale
Domande frequenti sul nuovo Coronavirus
Come si trasmette il nuovo Coronavirus da persona a persona?
Il nuovo Coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. La via primaria sono le goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite:
- la saliva, tossendo e starnutendo
- contatti diretti personali
- le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi In casi rari il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.
Normalmente le malattie respiratorie non si tramettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti.
Le persone asintomatiche possono trasmettere l’infezione da nuovo coronavirus?
Sulla base dei dati al momento disponibili, l’OMS ribadisce che il contatto con i casi sintomatici (persone che hanno contratto l’infezione e hanno già manifestato i sintomi della malattia) è il motore principale della trasmissione del nuovo coronavirus
L’OMS è a conoscenza di una possibile trasmissione del virus da persone infette ma ancora asintomatiche e ne sottolinea la rarità, concludendo che la trasmissione da casi asintomatici probabilmente non è uno dei motori principali della trasmissione del nuovo coronavirus.
Qual è la definizione di contatto stretto?
- persona che vive nella stessa casa di un caso di COVID-19;
- persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso di COVID-19 (per esempio la stretta di mano);
- persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso di COVID-19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati);
- persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore a 15 minuti;
- persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d'attesa dell'ospedale) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri;
- operatore sanitario od altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso di COVID-19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso di COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei;
- una persona che abbia viaggiato seduta in aereo nei due posti adiacenti, in qualsiasi direzione, di un caso di COVID-19, i compagni di viaggio o le persone addette all’assistenza e i membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il caso indice era seduto (qualora il caso indice abbia una sintomatologia grave od abbia effettuato spostamenti all’interno dell’aereo, determinando una maggiore esposizione dei passeggeri, considerare come contatti stretti tutti i passeggeri seduti nella stessa sezione dell’aereo o in tutto l’aereo).
Il contatto deve essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni prima o dopo la manifestazione della malattia nel caso in esame.
Cosa posso fare per proteggermi?
Adotta le seguenti misure di protezione personale:
- lavati spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni a base di alcol per eliminare il virus dalle tue mani
- mantieni una certa distanza – almeno un metro – dalle altre persone, in particolare quando tossiscono o starnutiscono o se hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso col respiro a distanza ravvicinata
- evita di toccarti occhi, naso e bocca con le mani se presenti febbre, tosse o difficoltà respiratorie e hai viaggiato di recente nelle zone identificate a rischio dall’OMS o se sei stato in stretto contatto con una persona ritornata dalle medesime aree e affetta da malattia respiratoria
- se presenti febbre, tosse o difficoltà respiratorie e hai viaggiato di recente in zone identificate a rischio dall’OMS o se sei stato in stretto contatto con una persona ritornata dalle medesime aree e affetta da malattia respiratoria segnalalo al numero gratuito di pubblica utilità 1500, istituito dal Ministero della salute.
Ricorda che esistono diverse cause di malattie respiratorie e il nuovo coronavirus può essere una di queste.
Se hai sintomi lievi e non sei stato recentemente in queste aree, rimani a casa fino alla risoluzione dei sintomi applicando le misure di igiene, che comprendono l’igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l'uso e lavare le mani).
Come gestire un contatto stretto di un caso confermato di COVID-19
Sulla base dell’Ordinanza "Ulteriori misure profilattiche contro la diffusione della malattia infettiva COVID-19" del 21 febbraio 2020, le Autorità sanitarie territorialmente competenti devono applicare ai contatti stretti di un caso confermato (che ha sintomi di malattia) la misura della quarantena con sorveglianza attiva, per quattordici giorni.
Si precisa che contatti (familiari, amici, ecc.) di contatti stretti come sopra definiti non sono soggetti a misure diverse di quelle a cui è invitata in questo momento tutta la popolazione dell’Emilia-Romagna.
Devo indossare una mascherina per proteggermi?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di indossare una mascherina solo se presenti sintomi quali tosse o starnuti, o se sospetti di aver contratto il nuovo Coronavirus.
L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Non è utile indossare più mascherine sovrapposte.
Esiste un vaccino per un nuovo Coronavirus?
No, essendo una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino e per realizzarne uno ad hoc i tempi possono essere anche relativamente lunghi (si stima 12-18 mesi).
Sono un donatore di sangue. Come mi devo comportare?
Il sangue si può donare solo se si è in buone condizioni di salute, quindi anche un semplice raffreddore o mal di gola, senza alcun collegamento al Coronavirus, sarebbe causa di esclusione temporanea.
Ricorda che è bene aspettare 28 giorni prima di andare a donare se:
- sei rientrato di recente da un viaggio nelle zone identificate a rischio dall’OMS,
- pensi di essere stato esposto al rischio di infezione da Coronavirus,
- hai effettuato la terapia per l’infezione da SARS-CoV-2 (per infezione documentata o comparsa di sintomatologia compatibile con infezione da SARS-CoV-2
Quando vai a donare avverti sempre il medico selezionatore dei tuoi spostamenti, specie se in una delle aree interessate dal nuovo Coronavirus.
Comunica, inoltre, se ti è stata diagnosticata l'infezione o se hai avuto sintomi associabili a quelli causati dal Coronavirus (febbre, tosse, difficoltà respiratorie) anche quando i sintomi in questione siano già stati risolti a seguito, o meno, di una terapia; il medico addetto alla selezione, che ti visiterà, potrà decidere di sospenderti temporaneamente dalla donazione.
Se hai già donato, ricordati di contattare il tuo Servizio Trasfusionale in caso di comparsa di sintomi associabili a quelli causati dal Coronavirus.
Recati a donare con tranquillità perché gli operatori sanitari si proteggono a tua tutela.
Indicazioni per le donne in gravidanza
Le donne in gravidanza sono più suscettibili alle infezioni o hanno un rischio maggiore di sviluppare una forma severa di COVID-19?
Non sono riportati dati scientifici sulla suscettibilità delle donne in gravidanza al virus. Resta consigliato, anche per le donne in gravidanza, di seguire le normali azioni preventive per ridurre il rischio di infezione, come lavarsi spesso le mani ed evitare contatti con persone malate.
Quali sono gli effetti di COVID-19 durante la gravidanza?
Non sono riportati dati scientifici sugli effetti di COVID-19 durante la gravidanza.
Le donne in gravidanza con COVID-19 possono trasmettere il virus al feto o neonato?
Dai dati presenti in letteratura, limitati, non sono stati riportati casi di trasmissione dell’infezione da altri coronavirus (MERS-CoV e SARS-CoV) da madre a figlio.
È sicuro ricevere pacchi dalla Cina o da altri paesi dove il virus è stato identificato?
Si, è sicuro. L’OMS ha dichiarato che le persone che ricevono pacchi non sono a rischio di contrarre il nuovo Coronavirus, perché non è in grado di sopravvivere a lungo sulle superfici.
Posso contrarre l’infezione dal mio animale da compagnia?
No, al momento non vi è alcuna evidenza scientifica che gli animali da compagnia, quali cani e gatti, abbiano contratto l’infezione o possano diffonderla. Si ricorda che è sempre consigliato lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche dopo il contatto con gli animali.
Tutela sul luogo di lavoro
Nelle pubbliche amministrazioni e in particolare nelle aree di accesso alle strutture del servizio sanitario, nonché in tutti i locali aperti al pubblico, sono messe a disposizione degli addetti, utenti e visitatori soluzioni disinfettanti per il lavaggio delle mani.
La modalità di lavoro agile può essere applicata, per la durata dello stato di emergenza dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, nel rispetto dei principi dettati dalle disposizioni vigenti, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti.
Il lavoratore che viene posto in permanenza domiciliare fiduciaria (quarantena) deve presentare un certificato medico con il corrispondente codice; su questo tipo di certificazioni non vengono eseguite visite fiscali.
Il lavoratore che è stato in contatto stretto con persone positive al virus o che rientra da zone “a rischio” ha l'obbligo di comunicare tale circostanza contattando la propria AUSL che attiverà il Dipartimento di Prevenzione per l'adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria (quarantena) con sorveglianza attiva.
I lavoratori che sono stati in contatto con persone provenienti dalle zone “a rischio” non possono essere messi forzatamente a casa dalle Aziende; devono segnalare la loro condizione all’Ausl di residenza che valuterà l’opportunità o meno di disporre la quarantena.
Come comportarsi in quarantena?
Seguire scrupolosamente le indicazioni ricevute dall’operatore di Sanità pubblica, in sintesi:
- misurare la temperatura corporea 2 volte al giorno, mattino e sera
- mantenere lo stato di isolamento per 14 giorni dalla data indicata, evitando i contatti sociali, spostamenti e viaggi, con l’obbligo di rimanere raggiungibile per le attività di sorveglianza.
In caso di comparsa di sintomi la persona deve:
- avvertire immediatamente il proprio medico curante o il pediatra di libera scelta e l’operatore di sanità pubblica
- indossare la mascherina chirurgica fornita all’avvio della procedura sanitaria e allontanarsi da altri conviventi
- rimanere nella propria stanza con la porta chiusa garantendo un’adeguata ventilazione naturale, in attesa del trasferimento in ospedale - se necessario.