Nella mattinata di oggi, 11 novembre 2016, è stata introdotta al pubblico con una conferenza stampa, alla presenza del Ministro dell'Ambiente Galletti, la Fondazione FICO per l'educazione alimentare e alla sostenibilità.
La Fondazione, nata a luglio di quest'anno, costituisce il terzo polo del progetto Fabbrica Italiana Contadina, ancora in incubazione. La parte finanziaria è gestita dal Fondo PAI, quella operativa da Eataly World e la Fondazione Fico si occuperà dell'area didattica, nella quale giocherà un ruolo importante anche l'Alma mater.
Ha aperto l'incontro il Prorettore alla ricerca Antonino Rotolo, che ha ricordato l'importanza strategica nel campo agroalimentare di Bologna e della sua Università nel panorama italiano ed europeo. L'agroalimentare, ha precisato Rotolo, è composto da molteplici realtà: la produzione, l'alimentazione, la medicina alternativa e il mediterraneo. La ricerca avrà il compito di riunire e promuovere tutti questi campi.
Andrea Segrè ha proseguito sottolineando che il ruolo della Fondazione, di cui è presidente, sarà proprio quello di dare spazio alla formazione, all'educazione e alla ricerca scientifica. Per questo la partnership con università come quella di Bologna e quella di Scienze Gastronomiche di Pollenzo sarà vitale per la buona riuscita del progetto.
Tiziana Primori, Amministratore delegato di FICO Eataly World, che si occupa dell'area finanziaria, ha voluto ricordare che non può esistere futuro senza cultura, nodo tra tradizione e innovazione.
Anche l'assessore del Comune di Bologna Matteo Lepore è intervenuto, ripercorrendo i due anni di lavoro che hanno portato alla conferenza stampa di oggi e che hanno già arricchito notevolmente la città di Bologna, ancor prima che il progetto FICO abbia effettivamente avuto inizio. Ha voluto inoltre annunciare che Bologna è candidata a essere capitale verde europea 2019, una sfida per migliorare i già alti livelli di sostenibilità ambientale della città.
Il Rettore dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Piercarlo Grimaldi, ha voluto sottolineare come, nell'istruzione italiana, ancora manchi una qualifica istituzionale per le lauree che coniugano saperi e approcci scientifici con interessi umanistici, come nel caso dell'ambiente e del cibo, che vanno a toccare cultura, tradizioni e affettività.
Il Segretario generale della Fondazione FICO Alessandro Bonfiglioli ha illustrato le potenzialità internazionali del progetto, che ha già contatti con Dubai, gli Stati Uniti e si sta aprendo all'Oriente.
Ha chiuso la conferenza il Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, rinnovando l'appoggio e la partnership del ministero alla Fondazione ed elogiando la specificità di FICO, un'opera commerciale sulla sostenibilità ambientale. Il Ministro ha voluto anche ricordare l'importanza di Bologna anche in altri progetti: la città ospiterà, a giugno 2017, il G7 sull'ambiente ed è la capitale europea dei big data in materia ambientale.
È essenziale comprendere, ha continuato, che «agire sull'ambiente ora è agire sul futuro».