DAMSLab Auditorium: "Foreigners in Their Homeland" - incontri e proiezioni nel contesto del conflitto israelo-palestinese

Incontri
Il 3 e 4 giugno 2025
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Il 3 e 4 giugno 2025, l’Auditorium del DAMSLab di Bologna ospita Foreigners in Their Homeland – Programma Pubblico, due giornate di incontri aperti al pubblico, talk e proiezioni che indagano il potere politico delle immagini e dell’arte come strumenti di resistenza, solidarietà e prefigurazione di immaginari decoloniali. L’evento rientra nel progetto “Il Museo Disperso. Foreigners in Their Homeland Bologna”, mostra diffusa dedicata alle narrazioni palestinesi attraverso il territorio urbano.
Curato da Massimiliano Nicola Mollona, Ruba Salih e Giulia Rho, il programma propone un dialogo tra studiosi, artisti e attivisti sul ruolo dell’estetica e della memoria nel contesto del conflitto israelo-palestinese, mettendo al centro il cinema e l’arte come linguaggi di lotta, cura e immaginazione collettiva.

Evento

Martedì 3 giugno, ore 14:30–19 Cinema come Spazio di Prefigurazione Politica

Un pomeriggio di visioni e riflessioni dedicato alla potenza delle immagini come forme di resistenza e narrazione politica.
Dopo l’introduzione a cura di Sara Cherif e Massimiliano Mollona, si apre il talk Immagini crudeli con Lorenzo Pezzani, Tareq Tamimi e Oraib Toukan, che esplora la violenza implicita nelle immagini della sofferenza e le strategie estetiche per sovvertirla.

Segue la proiezione di cortometraggi palestinesi, introdotta da Salim Abu Jabal, con opere realizzate da 19 artisti che raccontano, ognuno con il proprio linguaggio, l’esperienza della vita sotto occupazione.

Chiude la giornata una conversazione con il fotografo Lorenzo Tugnoli, vincitore del Premio Pulitzer, su “La vita delle immagini”, dedicata alla narrazione visiva dei conflitti.

Mercoledì 4 giugno, ore 15–18 – Arte e Genocidio. Solidarietà artistica come modalità di lotta

Tavola rotonda sul potenziale dell’arte come strumento politico nei contesti coloniali e postcoloniali.
Intervengono:

  • Rana Anani, curatrice e ricercatrice
  • Bayan Abu Nahla, artista visiva
  • Sandi Hilal e Alessandro Petti, fondatori di DAAR (Decolonizing Architecture Art Research)
  • Ruba Salih, antropologa e docente
  • Introduce Massimiliano Nicola Mollona.

Un dialogo sulle connessioni tra movimenti anticoloniali, indigeni e abolizionisti, sull'immaginazione artistica palestinese come risposta alla cancellazione coloniale e come costruzione di futuri alternativi.

Il Museo Disperso. Foreigners in Their Homeland a Bologna è una mostra collettiva itinerante che attraversa la città dal 30 maggio all’8 giugno 2025. Coinvolge spazi pubblici e indipendenti, librerie, archivi e centri culturali, mettendo in rete voci e pratiche artistiche palestinesi.

La mostra si configura come una para-istituzione temporanea e decoloniale, che rifiuta una narrazione univoca per favorire un confronto plurale e orizzontale. Un progetto che intreccia arte, memoria e territorio, e che si radica nel contesto bolognese attraverso legami solidali.

Ingresso libero fino a esaurimento posti
(Apertura porte 15 minuti prima dell’inizio di ciascun incontro)


Contatti 

Ufficio Stampa
Michela Giorgini 
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