Gioia Maini è di Bologna (1982), ha frequenta qui l'Istituto d'Arte per poi proseguire la formazione in Design industriale a Firenze. Nel 2005 si è trasferita a Barcellona, dove ha vissuto per nove anni. Ha frequentato il master in Design dei Costumi per il teatro e le arti visive. Nel 2012 ha lanciato una linea di scarpe che porta il suo nome e che promuove tra Barcellona, Milano e Parigi. In occasione del festival Gender Bender 2018 presenta la sua mostra Vodka and Tena Lady, dal 25 ottobre al 3 novembre a Piedàterre studio.
Per approfondire leggi l'articolo della redazione Flashgiovani!
Vodka and Tena Lady nasce su Instagram nel 2010 in seguito alla decisione di Gioia di trasferirsi da Barcellona a Bologna per prendersi cura della nonna. Il progetto assume la forma di un diario multimediale che testimonia la convivenza tra nonna Giulia e nipote, in cui le due si prendono gioco dei ruoli sociali e di genere.
La particolarità di V&TL, tra fotografia di moda, macabro e grottesco, ci ha spinto a intervistare Gioia per conoscerla meglio:
- Cominciamo dalle origini di Vodka and Tena Lady: quando e come avete iniziato questo progetto artistico casalingo?
È iniziato per caso, mentre passavamo insieme una delle prime estati senza la mamma. La nonna mi stava insegnando come fare un cappuccio da un fazzoletto e ho deciso di filmarla, facendone una specie di video tutorial, l’ho postato e la gente è impazzita d’amore.
- Quali effetti terapeutici credi che abbia avuto questo percorso sulla tua vita e su quella di tua nonna Giulia?
Da quando ho deciso di prendermi cura di lei a tempo pieno, l’unico modo per non cadere in depressione era fare delle pause di distrazione. Occuparsi di qualcuno è tremendamente stancante e a volte disumanizzante, nonostante i video ritraggano la parte allegra e giocosa dietro c’erano tante ore di alienazione e tristezza. Ho deciso di andare a vivere con lei quando ho incominciato a percepire che eravamo “agli sgoccioli”. Volevo farne un documentario, ma non ho avuto tempo.
- I tuoi scatti accostano oggetti prosaici, che evocano sofferenza e fragilità umana, a oggetti di moda. Da dove nasce questa decisione?
Non è stata una decisione presa coscientemente, il mio linguaggio è quello della moda e del cinema perché vengo da quel background, è sorto tutto spontaneamente.
- In Vodka and Tena Lady mostri una realtà non edulcorata, ma realistica e a tratti cruda. Quali emozioni pensi che possa suscitare nel pubblico attraverso i tuoi scatti oscillanti tra il macabro, il grottesco e la fotografia di moda?
Un pelo di disturbo, che fa sempre bene all’anima. O si muore dentro e siamo già tutt* abbastanza mort* dentro.
- A cosa stai lavorando attualmente. Nuove sfide in vista o sogni ancora da realizzare?
Ho incominciato a studiare Sessuologia, vorrei poter creare dei laboratori terapeutici dove l’arte incontra l’educazione sessuale. Chissà… Poi continuerò ad evolvere in qualche modo il progetto V&TL e chissà, un giorno potrei rispolverare anche la mia marca.
Mostra Vodka & Tena Lady
Dal 25 ottobre al 3 novembre - 16.00-19.00 h
Piedatèrre Studio, via Rolandino 1 (BO)
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Profilo Instagram ufficiale di Gioia