Nella giornata di venerdì 22 dicembre, al termine dei lavori di restauro durati un anno e mezzo e costati un milione di euro, finalmente Bologna ritrova il suo simbolo.
Un lungo ed impegnativo viaggio, partito con il lancio della raccolta fondi da parte del quotidiano Il Resto del Carlino, che per primo ha sollevato il tema del mantenimento della fontana monumentale. Alla raccolta fondi della testata cittadina si è subito accompagnato il sostegno del Comune, che attraverso l'utilizzo dell'Art Bonus e il finanziamento diretto dell'opera ha permesso l'inizio dei lavori di restauro.
Il progetto è poi proseguito con la costituzione del Comitato Scientifico nel giugno del 2015: si sono quindi seduti attorno ad un tavolo i rappresentanti del Comune di Bologna, dell'Alma Mater Studiorum, dell'ISCR (Istituto Superiore di Conservazione e Restauro di Roma), della Soprintentendenza della Città Metropolitana di Bologna, dell'Istituzione Bologna Musei e del Resto del Carlino, con il compito di riportare all'antico splendore il complesso del Giambologna.
Obiettivo raggiunto attraverso un progetto complesso ed innovativo che ha coinvolto ben cinque dipartimenti dell'Università cittadina, oltre alle professionalità dell'ISCR e del CNR di Pisa.
Anche se ingabbiato nelle impalcature necessarie per il suo mantenimento, il Nettuno ha continuato ad attirare visitatori e turisti, grazie agli Open Day ed alle visite guidate che Bologna Welcome ha organizzato dal luglio 2016, portando ben 43.000 (15.000 con le visite guidate e 27.000 con gli open day) persone ad ammirare il Gigante.
Tutto per arrivare ad oggi, dove nella cappella Farnese di Palazzo d'Accursio si è tenuta la conferenza stampa di fine lavori, con gli interventi del sindaco Virginio Merola (in foto), del Rettore dell'Università di Bologna Francesco Ubertini, del direttore del Resto del Carlino Andrea Cangini (in foto), della direttrice dell'ISCR Gisella Capponi e del Segretario Generale del MIBACT Carla di Francesco, per poi scendere in Piazza del Nettuno dove una folla di bolognesi (e non) ha potuto ammirare e festeggiare la riattivazione della fontana.