Moraduccio (fotografo + soggetto)

Fotografia
Mostre
Fino al 21 dicembre 2024
Titolo della mostra con bosco sullo sfondo

Da Giovedì 21 novembre 2024 apre al pubblico la mostra Moraduccio (fotografo + soggetto) di Alessandro Trapezio e Italo Zuffi, a cura di Antonio Grulli e promossa da Alchemilla a Palazzo Vizzani di Bologna, che durerà fino al 21 dicembre 2024.

Il progetto Moraduccio nasce nel 2014, ma prende forma solo nel 2020 con una pubblicazione. A distanza di 10 anni dalla loro realizzazione, le fotografie inedite vengono esposte per la prima volta.

L'Ingresso è libero con i seguenti orari: sabato 10-13 e 16-19, e mercoledì su appuntamento.

Tutto nasce quando l’artista Italo Zuffi e il fotografo Alessandro Trapezio si dirigono tra Castel del Rio e Moraduccio, tra la provincia di Bologna e quella di Firenze, seguendo il corso del fiume Santerno, con l'intenzione di produrre una serie di ritratti di Italo che è originario di quei luoghi. Le immagini che nascono da questa semplice intenzione, però, trascendono l’individuo e diventano, in maniera totalmente spontanea, qualcos’altro: non più soltanto Italo, ma l’intrecciarsi del suo movimento con la vita circostante, il suo uscire dall’inquadratura in favore di altre esistenze, di altri respiri primordiali.

La mostra presentata da Alchemilla apre un nuovo capitolo di questo progetto: una preziosa esposizione in cui i due artisti dialogano alla pari. Nei grandi spazi espositivi le immagini vengono dilatate e grazie a questo cambio di scala dialogano con lo spettatore sottolineando maggiormente la  componente performativa all’origine degli scatti e l’immersività dell’ambiente in cui sono stati realizzati.

Alchemilla è un’associazione culturale non-profit che sostiene la ricerca, la sperimentazione e la produzione di progetti nell’ambito delle arti visive e performative. Lo spazio è pensato per ospitare artisti, curatori, performer e intellettuali, di passaggio o in residenza. Gli ambienti dell'associazione sono multifunzionali e versatili e si trovano all’interno di Palazzo Vizzani, uno degli edifici più significativi della fine del ‘500 bolognese, dove il passato e il presente si incontrano vivificandosi reciprocamente.


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