Dal mese di maggio 2018 in Emilia Romagna la contraccezione è gratuita per tutti gli under 26 residenti nella regione e iscritti al servizio sanitario nazionale. La misura si estende anche alle donne fino ai 45 anni disoccupate o "con esenzione di lavoratrici colpite dalla crisi" dopo un aborto o nell'immediato post partum.
Gli strumenti offerti sono: preservativi maschili e femminili, pillole, spirali, anelli, pillole del giorno dopo, impianti sottocutanei.
Il progetto è partito a gennaio, e da maggio è operativo. La Regione scrive: «La quota di donne residenti che nel 2016 ha già avuto un'esperienza di interruzione volontaria di gravidanza è stata del 31%. L'interruzione di gravidanza è un intervento che comporta rischi, anche se ridotti per la salute riproduttiva futura della donna ed è pertanto prioritario mettere in campo tutte le azioni per ridurre il fenomeno».
Alcune settimane fa è stata l'Unione Donne Italiane, in una nota, a sottolineare l'importanza di far conoscere il più possibile questo provvedimento. «Non abbiamo dimenticato cosa succedeva quarant'anni fa, quando l'aborto era un reato e i contraccettivi sono stati illegali fino al 1971. Siamo andate nelle piazze, ma bisogna andare anche oltre. Le donne devono sapere che per la prima volta in tutta la regione la contraccezione è gratuita».