
Terra che rinasce / Reborning Clay è una mostra espositiva e un progetto artistico nato dalla volontà di trasformare una catastrofe ambientale in un’opportunità di rigenerazione creativa e sostenibile. Ospitata dal Museo Carlo Zauli di Faenza fino al 18 maggio 2025, l’iniziativa è il risultato di una residenza d’artista che ha coinvolto giovani ceramisti e ceramiste under 40 provenienti dalle città della Strada Europea della Ceramica, chiamati a lavorare con argille recuperate in seguito all’alluvione del maggio 2023. Il progetto, sostenuto dall’Unione Europea – Next Generation EU, promuove pratiche artistiche che uniscono riciclo dei materiali, tecnologia sostenibile e riflessione critica sul rapporto tra uomo, natura e materia.
Evento
Fino al 18 maggio 2025 il Museo Carlo Zauli di Faenza, in collaborazione con la Strada Europea della Ceramica, ospita Terra che rinasce / Reborning Clay, restituzione espositiva di un progetto nato dopo l’alluvione del maggio 2023. L’evento si inserisce nel programma di Buongiorno Ceramica! con aperture speciali il 17 e 18 maggio.
Nel 2023, la piena del fiume Lamone ha invaso il museo, fondendosi con materiali ceramici storici presenti nei depositi. L’argilla così mescolata è stata analizzata e riconosciuta come riciclabile, dando origine a un progetto che promuove il riuso creativo e sostenibile della materia.
Nel 2024, una call internazionale ha selezionato giovani artisti e artiste ceramisti/e under 40 per una residenza artistica nei laboratori dello storico museo. Le opere nate da questa esperienza riflettono su temi quali memoria, corpo, identità, mitologia e natura, attraverso un utilizzo innovativo della materia.
La giuria composta da figure istituzionali e curatori europei ha selezionato tre artiste in residenza e assegnato quattro menzioni speciali. Le opere in mostra sono frutto di collaborazioni con realtà territoriali come Manifatture Sottosasso, Studio Lemure, Terre e Forme e altri artigiani.
Le opere esposte raccontano approcci diversi:
- Auréline Caltagirone lavora sul rapporto tra memoria e tecnologia, realizzando oggetti ibridi tra il digitale e l’archeologico.
- Myrto Patramani riporta in vita l’immaginario mitico greco, legandolo a materiali alluvionali e forme arcaiche.
- Elio Secondo esplora i contrasti tra forma astratta e figurativa, luce e materia, in una ricerca profondamente istintiva.
- Silvia Listorti, anche tra le menzionate, espone opere legate alla relazione corpo-materia, con richiami alla scultura storica e all’arte performativa.
Il progetto è stato digitalizzato ed è consultabile nella sezione dedicata sul sito del museo, a cura di Stefano Sangiorgi.
Sabato 17 maggio: 10:00–13:00 / 15:00–17:00
Domenica 18 maggio: 10:00–13:00
Contatti
Museo Carlo Zauli, via della Croce 6, Faenza (RA)
Sito web del progetto: terracherinasce.museozauli.it
Sito web del museo: www.museozauli.it
Email: info@museozauli.it
Telefono: +39 0546 697311
Instagram: @museocarlozauli