Il tirocinio è uno degli strumenti principali per supportare l’inserimento lavorativo delle persone, in particolare dei giovani, e per sostenere le scelte professionali. Non si tratta di un rapporto di lavoro ma di una modalità formativa che fa acquisire nuove competenze attraverso la conoscenza diretta del mondo del lavoro. Come funziona in Emilia Romagna?
Le due principali tipologie di tirocinio sono: curricolare ed extra-curricolare.
Tirocinio curricolare
Il tirocinio curricolare è un tirocinio previsto in molti corsi di studio sia universitari sia legati alle scuole superiori e alla formazione professionale. I percorsi formativi che prevedono lo svolgimento di un tirocinio curricolare permettono agli studenti di fare esperienze in azienda o presso organizzazioni di vario genere. Nel caso di studenti universitari è molto probabile che nel piano di studi sia prevista la possibilità di coprire alcuni crediti formativi. La durata del tirocinio curricolare varia a seconda del numero dei crediti previsti per l’attività. Ricorda, il tirocinio curricolare non è retribuito ma ciò non significa che non ti possa esser riconosciuto un rimborso spese!
Tirocinio extra-curricolare
Che cos’è un tirocinio extra-curricolare e come si fa in Emilia Romagna? Questa tipologia di tirocinio segue la normativa regionale e per ogni regione variano alcune modalità di attuazione. Il tirocinio extra-curricolare è uno degli strumenti che la Regione promuove per supportare l’inserimento lavorativo e le scelte professionali, in particolare dei giovani. Non si tratta di un rapporto di lavoro ma di una modalità formativa che fa acquisire nuove competenze attraverso la conoscenza diretta del mondo del lavoro. Possiamo definirlo una vera e propria formazione in situazione!
Per fare un tirocinio extracurricolare in Emilia Romagna devi:
- aver assolto il diritto dovere all’istruzione e alla formazione
- non essere professionista abilitato o qualificato all’esercizio di professioni regolamentate oppure riservate a una professione in particolare.
I tirocini possono avere caratteristiche diverse se il tirocinante si trova in: condizioni di svantaggio, disoccupazione o accesso agli ammortizzatori sociali.
Per le persone che hanno una particolare vulnerabilità e fragilità, anche in termini di distanza dal mercato del lavoro, e che sono prese in carico dai servizi sociali e/o sanitari è prevista una apposita tipologia di tirocinio: il tirocinio finalizzato all’inclusione sociale.
La durata massima dei tirocini è di 6 mesi.
Il limite della durata sale a:
- 12 mesi se il beneficiario è persona svantaggiata, richiedente o titolare di asilo e protezione internazionale e umanitaria o titolare di status di rifugiato e di protezione sussidiaria; vittima di violenza e di grave sfruttamento da parte delle organizzazioni criminali o titolare di permesso di soggiorno rilasciato per motivi umanitari oppure inserito in percorsi di protezione sociale vittima di tratta;
- 24 mesi se il beneficiario è persona con disabilità.
La durata minima dei tirocini è di 2 mesi, 1 mese in caso di attività stagionale.
Indennità di partecipazione
Tutti i tirocinanti in Emilia Romagna hanno diritto a ricevere un'indennità di partecipazione di almeno 450 euro al mese. Non è un vero e proprio “stipendio” dal punto di vista contrattuale ma appunto un rimborso spese! C'è uno standard minimo nazionale da rispettare, pari a 300 euro (lordi) al mese, che però ogni singola Regione può aumentare a propria scelta. Questo significa che potresti riceverne di più, in ogni caso nessun ente o azienda può proporti un rimborso spese sotto la soglia minima regionale.
Attivazione
Per attivare un tirocinio extracurricolare è necessario che il datore di lavoro disposto a ospitare il tirocinante stipuli con un soggetto promotore un'apposita convenzione e che insieme compilino per il tirocinante un progetto formativo individuale, in cui si stabiliscono gli obiettivi di apprendimento del percorso, con riferimento agli standard di capacità e conoscenze del Sistema regionale delle qualifiche. Le procedure di attivazione si svolgono sulla piattaforma Lavoro X te!
Soggetti partecipanti
Ti ricordiamo che oltre a te, tirocinante, ci sono altri soggetti all’interno del tirocinio: il soggetto promotore, il soggetto ospitante, il soggetto certificatore e i tutor!
Il soggetto promotore: i tirocini devono essere promossi da soggetti terzi rispetto ai tirocinanti e ai datori di lavoro che li ospitano, che garantiscano la regolarità e la qualità dei percorsi. In Emilia Romagna possono essere soggetti promotori di tirocini:
- Agenzia Regionale per il Lavoro dell’Emilia-Romagna,
- Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL),
- università statali e non statali,
- istituzioni scolastiche statali e paritarie e tanti altri!!
Nota bene! Nel caso in cui sia l’università a farti da soggetto promotore devi attivare il tirocinio entro dodici mesi dalla laurea!
Il soggetto ospitante: è il datore di lavoro. I soggetti ospitanti possono essere sia privati che pubblici e devono possedere i requisiti previsti dalla normativa nazionale e regionale per ospitare tirocinanti. Ricorda è questo soggetto che eroga il tuo rimborso spese!
Il soggetto certificatore: si occupa di concludere il tirocinio con la formalizzazione e certificazione delle competenze acquisite dal tirocinante. Il servizio è erogato dai soggetti certificatori - enti di formazione, scuole, università - autorizzati dalla Regione. Al termine di un tirocinio, per valutare in modo obiettivo se il tirocinante ha conseguito le capacità e conoscenze indicate nel suo progetto formativo, la Regione prevede l’erogazione del servizio di formalizzazione e certificazione delle competenze (SRFC).
I tutor: durante il percorso, al tirocinante deve essere garantito l'accesso alle conoscenze e capacità necessarie a raggiungere gli obiettivi stabiliti nel progetto formativo. Un tutor aziendale ti seguirà da vicino aiutandoti sia nell’inserimento sia nelle attività giornaliere mentre un tutor del soggetto promotore garantirà il corretto svolgimento del tirocinio.