Iqbal: bambini senza paura - Lo sfruttamento minorile raccontato ai più piccoli

Genere: Animazione - Drammatico
Anno: 2015
Regia: Michel Fuzellier e Babak Payami
Produzione: Gertie, 2d3D Animations, Montparnasse Productions

Iqbal: bambini senza paura arriva al Future Film Festival nella sezione Future Film Kids dedicata all'animazione per i più piccoli. Dalla regia del francesce Michel Fuzellier e dell'iraniano Babak Payami nasce un film liberamente ispirato al romanzo Storia di Iqbal di Francesco D'Adamo, che racconta la storia vera di Iqbal Masih, vittima dello sfruttamento minorile.

Il protagonista è il giovanissimo Iqbal, bambino di 10 anni che vive in un paese povero con sua madre e suo fratello gravemente malato. Le risorse economiche scarseggiano, quindi Iqbal decide di vendere la sua capretta per guadagnare dei soldi da poter investire nelle cure del fratello. E' proprio al mercato del paese che il bambino incappa in un uomo che, attraverso l'inganno, lo vende ad un commerciante di tappeti. Inizia così la disavventura di Iqbal, costretto a lavorare come tessitore insieme ad altri bambini. Dopo diversi mesi di sfruttamento e maltrattamenti Iqbal trova il modo di scappare e, non senza ulteriori difficoltà, riesce finalmente a denunciare il suo sfruttatore liberando i suoi compagni.

Fuzellier, importantissimo regista nel campo dell'animazione, sceglie di raccontare la storia di Iqbal con un doppio stile di grafica: quella principale, infatti, viene a tratti sostituita da un'immagine estremamente fantasiosa che accompagna i sogni del protagonista. 
Attraverso tecniche che smussano le criticità di una tematica problematica come quella dello sfruttamento del lavoro minorile, il regista francese e Payami hanno narrato la vicenda di Iqbal in modo semplice e lineare. In questo modo hanno permesso anche ai più piccoli di conoscere una delle maggiori piaghe che colpisce i paesi più poveri del mondo, senza però renderla eccessivamente drammatica. Iqbal: bambini senza paura si propone come un film d'animazione per bambini, e come tale presenta dialoghi lineari e di facile comprensione. Allo stesso tempo, però, non manca la denuncia di tutto l'impianto del mercato nero dello sfruttamento dei bambini, dalla corruzione delle forze dell'ordine al maltrattamento dei piccoli operai.

Il film, realizzato con il patrocinio dell'Unicef, è stato presentato l'anno scorso in molti festival, tra cui il Romics e il Lucca Comics. E' stato inoltre vincitore del premio ASTI al Festival Castellinaria 2015 di Bellinzona.

 

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