Intervista ai MINRAUD

1 dicembre 2016

I MINRAUD sono una band progressive metal nata a Bologna, il cui sound fonde elementi provenienti dalla tradizione prog rock italiana con tendenze più metal e hard ‘n’ heavy. Flashgiovani li ha intervistati in prossimità dell’uscita del loro album di debutto, "Vox Populi", e dell’evento di lancio che si terrà il 3 dicembre 2016 all’Alchemica Music Club di Bologna.


Ciao ragazzi! Benvenuti su Flashgiovani.it! 
Per chi non vi conosce direi che la prima domanda è d’obbligo: raccontateci chi sono i Minraud.
Il progetto Minraud nasce da una comunione di intenti e di visione dell’arte, e nella fattispecie dell’espressione musicale, tra 5 amici che hanno fatto tanta "palestra", indipendentemente l’uno dall’altro, nell’underground Bolognese e Italiano in generale…diciamo che quando i tempi hanno raggiunto la giusta  maturità la formazione si è compattata molto naturalmente, ed eccoci qua!


Cosa vuol dire il nome "Minraud"? 
Minraud è un pianeta descritto da Burroughs nel suo romanzo "Nova Express", tra i capolavori della letteratura fantascientifica degli anni ’60; la descrizione che ne fornisce l’autore è quella di un pianeta “popolato da uomini insetto, circondati da musica di metallo pesante”… oltre ad essere la prima volta che la locuzione “heavy metal music” sia stata usata in ambito letterario (20 anni prima della nascita dell’Heavy Metal per come lo conosciamo oggi), questa descrizione ci affascina molto, data l’evidente somiglianza col pianeta Terra dell’era post-industriale.


Ognuno di voi è un musicista con esperienza e altri progetti alle spalle, come siete arrivati a dare vita a questo progetto?
Il progetto si è consolidato attorno all’idea del debut album, che speriamo presto tutti ascolterete. Servivano le persone giuste che potessero portare nel progetto elementi di creatività dei più disparati, in modo da disporre di un arsenale artistico sufficientemente ampio da poter sottolineare agevolmente sia tematiche aggressive e dirette che momenti riflessivi e onirici, cercando di mantenere il tutto in equilibrio…non è stato facile parlare tutti “la stessa lingua”, ma ci sentiamo di dire che alla fine il risultato è organico e rispecchia tutti noi, che è  già una grande vittoria.


Quali sono i vostri background musicali? Cosa vi ha influenzato maggiormente?
Sicuramente siamo stati tutti influenzati moltissimo dal progressive nordeuropeo, Opeth e Pain of Salvation in primis, e questo è stato un po’ il trait d’union, ma ascoltandoci si possono ritrovare elementi di scuola nordamericana e inglese come Rush, Dream Theater, SymphonyX, Queensryche, ecc. come pure qualcosa di più “root” in ambito progressive, pensiamo ad esempio ai nostri PFM e Area, ai Pink Floyd,  oltre che tendenze spudoratamente Hard ‘n Heavy o elettroniche…insomma i nostri ascolti sono un gran calderone, e speriamo di aver preso il meglio da tutto.


Sta per uscire il vostro album di debutto, "Vox Populi", concept liberamente ispirato alla graphic novel "V per Vendetta". Parlateci del disco! Cosa dobbiamo aspettarci? 
V per Vendetta è un’opera di per sé citazionista, piena zeppa di riferimenti ad altre opere precedenti e alle più disparate forme d’arte…questa analogia di linguaggio con la nostra musica l’ha resa il punto di partenza ideale per confrontarci con temi che reputiamo grandi e importanti oggi come lo erano nel momento della sua stesura: il rapporto complicato tra individuo/società civile/potere costituito, il male consapevole e inconsapevole, la tendenza alle derive autoritarie di fronte alle crisi reali o supposte, la discriminazione e l’omologazione forzata. Tecnicamente parlando è un album progressive metal di 50 minuti che cerca di ripercorre in 8 canzoni i momenti salienti dell’intreccio di V per Vendetta, allontanandosi dalla trama in senso stretto ed enfatizzando la dimensione archetipica e universale degli eventi, che speriamo possa far riflettere ed essere godibile per tutti, indipendentemente dal pretesto narrativo che ha già trattato (fortunatamente molto meglio di noi) l’autore, Alan Moore.


Per la promozione del lancio dell’album avete sfruttato molto i vostri social network. Pensate sia davvero un modo di entrare più velocemente in contatto col pubblico? 
E’ sicuramente un modo molto comodo di entrare in contatto velocemente con un gran numero di persone, che bypassa confini geografici e non, anche se purtroppo si rischia di essere sepolti in un rumore informe di migliaia di informazioni…cerchiamo sempre di accoppiare alla comunicazione sui social network canali più tradizionali e umani, che forse sono anche più duraturi (telefonate, passa parola, incontri in sala prove e nelle “piazze” di ogni sorta). Tuttavia la rete oggi è uno strumento irrinunciabile, e facciamo del nostro meglio per sfruttarne le potenzialità.
 

Dicevamo che i Minraud sono nati a Bologna, "Città della Musica – UNESCO", ma voi come ne definireste il contesto musicale, soprattutto quello underground in cui siete immersi e da cui nasce "Vox Populi"?
Ci sembra in realtà ancora molto vivo, soprattutto quando si riescono a creare isole felici di aggregazione e comunità…essendo sostanzialmente dei “metallari” facciamo riferimento a quella scena che ha sempre gravitato attorno a varie realtà underground della nostra città (siano esse club, factories o centri sociali poco importa) continuando a resistere grazie ad un pubblico di appassionati sempre presenti che ormai è quasi una famiglia allargata e che offre una grande pluralità di visioni del mondo e di ispirazione…insomma l’underground a Bologna è vivo e lotta insieme a noi, per fortuna!


Per il lancio del 3 dicembre aprirete lo show all’Alchemica Music Club dei Vision Divine, metal band italiana che non ha bisogno di presentazioni. Avete altre date in programma per il futuro?
Vox Populi uscirà per una giovanissima etichetta Bolognese, la Hidden Stone Records. I ragazzi del management stanno organizzando un bel tour promozionale che ci vedrà impegnati nei primi mesi del 2017 tra vari club in tutta Italia, partiremo col 16 Dicembre al Blocco a Verona in compagnia degli Human Tornado (Bolognesi anche loro) e poi si vedrà, altre date sono già confermate ma credo le sveleremo pian piano, comunque ci aspettano dei mesi di intensa attività live: alla fine quello è il cuore di ciò che facciamo, ciò che amiamo fare e ciò che cercheremo di fare il più possibile.


...e altri progetti?
Siamo già al lavoro su nuova musica oltre che sull’ottimizzazione delle performance live con materiale multimediale di varia natura, alla fine la vox populi continuerà ad esistere anche dopo "Vox Populi" e il minimo che possiamo fare è cercare di captarla e di tradurla in musica che ci/vi emozioni…poi ognuno di noi porterà avanti gli altri progetti musicali e non in cui è impegnato: cercheremo di non farvi mai mancare cose nuove da ascoltare e concerti da vedere, restate sintonizzati!


Grazie dell’intervista ragazzi e arrivederci al 3 dicembre!
Grazie a voi della magnifica opportunità che ci avete offerto! Ci vediamo il 3 dicembre all’Alchemica Music Club per una serata che per noi sarà di certo indimenticabile, speriamo possa esserlo anche per voi.

 

I MINRAUD sono: 

Giuseppe Barile - Keyboards 
Enrico Brazzi - Bass
Michele Di Lauro - Guitars 
Michele Panepinto - Drums
Alessandro Rubino - Vocals
 

Visita la pagina Facebook dell'evento di lancio di "Vox Populi" del 3 dicembre all'Alchemica!

 

INFO E CONTATTI:

Sito ufficiale: www.minraud.com
Pagina Facebook: www.facebook.com/Minraud
Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCn0n0G7Yw8L54nLafdvNKPg