STAY è un cortometraggio horror che affronta le tematiche dell'autolesionismo e del suicidio e si sviluppa nell'ambito dell'ampia rete di progetti di prevenzione al disagio giovanile offerti dall’Ufficio Giovani del Comune di Bologna in collaborazione con il Centro di psicoanalisi Dedalus e il sostegno della Regione Emilia-Romagna.
Il cortometraggio horror STAY, prodotto dall'Ufficio Giovani del Comune di Bologna, è un progetto che rientra tra le iniziative di innovazione sociale finalizzate a prevenire e contrastare il rischio di esclusione sociale degli adolescenti, generato e/o accentuato dalla pandemia, in area di prevenzione al disagio. Un progetto in grado di rispondere alle sfide dell’emergenza educativa, ai bisogni e al disagio delle nuove generazioni, che la pandemia ha fatto esplodere e insieme costruire nuove risposte capaci di dare soluzioni innovative e di sistema.
L'idea di un cortometraggio per la prevenzione di autolesionismo e suicidio nasce dal desiderio di sensibilizzare i giovani a chiedere aiuto quando si trovano ad affrontare questi sintomi mentali che sono decisamente in aumento. In Italia sui 4.000 suicidi l'anno oltre il 5% è compiuto da ragazzi sotto i 24 anni, percentuale altissima per un sintomo mentale. Inoltre, si registra una forte crescita di fenomeni di autolesionismo: in Italia, gli studi sui campioni non clinici confermano le stime internazionali di incidenza tra il 13% e il 41,5% negli adolescenti e tra il 17% e il 41% nei giovani adulti, con un maggior rischio di comportamenti autolesionistici tra le donne (1:7 contro l'1:25 degli uomini).
Mentre nei decenni scorsi si era temuto che parlare di questi fenomeni portasse a condotte emulative, gli studi clinici più recenti hanno sottolineato l’importanza della prevenzione psicologica anche relativamente a questi sintomi mentali e hanno riscontrato efficacia nel parlare apertamente di tematiche come autolesionismo e suicidi.
Ma perché realizzare un horror short film?
Per parlare efficacemente ai giovani è quanto mai necessario utilizzare i loro mezzi comunicativi prediletti come i video. Le serie tv e i film che maggiormente prediligono sono di genere horror (Stranger Things), fantasy noir (The Umbrella Academy), thriller psicologico (13 Reasons Why), solo per citarne alcune.
Inoltre, l’horror è il genere che da sempre mette in contatto l’uomo con le sue paure più ancestrali. Studi psichiatrici e psicologici hanno da sempre mostrato la valenza catartica di questo filone ed è stato indicato come preferenziale per affrontare tematiche di corpo e di angoscia. Su uno studio degli anni ‘90 della School of Medicine of Southern California si legge: “I film dell’orrore svolgono per gli adolescenti molte delle funzioni che le fiabe svolgono per i bambini più piccoli”.
Utilizzare questo genere narrativo per affrontare i più terribili dei sintomi psichiatrici, quelli che coinvolgono la violenza agita verso se stessi sotto forma di cutting, pugni, bruciature, capelli strappati… fino ad arrivare al più misterioso ed estremo dei gesti, il suicidio, permette ai ragazzi di identificarsi nel dolore del personaggio principale senza prenderne le distanze.
Maggiori informazioni
Scheda del cortometraggio
Titolo: STAY
Durata: 7 minuti
Location: Teatro Comunale Politeama di San Giovanni in Persiceto (Bologna)
Regista e sceneggiatore: Luca Canali
Co-sceneggiatrice: Arianna Marfisa Bellini, psicoanalista e autrice
Distribuzione: Alphafilm
Con Alice Zanini e Michele Montaguti
Trama: Una ragazza appena laureata, in attesa di trovare un'occupazione più consona ai suoi desideri, lavora come maschera nel teatro diretto dalla madre. Nel segreto della sua solitudine compie atti di autolesionismo. Una sera come le altre, durante il suo odiato ultimo giro di controllo della sala prima di chiudere, scopre di non essere sola come credeva.