Dedalus presenta il cortometraggio horror STAY

Formazione
19/07/2023

Il 19 Luglio 2023 alle ore 18:30 presso la sala Cervi della Cineteca Bologna verrà presentato in anteprima lo short horror film STAY. Il cortometraggio che affronta le tematiche dell'autolesionismo e del suicidio, si sviluppa nell'ambito dell'ampia rete di progetti di prevenzione al disagio giovanile offerti dalll’Ufficio Giovani del Comune di Bologna in collaborazione con il Centro di psicoanalisi Dedalus e il sostegno della Regione Emilia-Romagna.

 

STAY è un progetto che si sviluppa nell’ambito di una rete di servizi di prevenzione al disagio giovanile che l’Ufficio Giovani del Comune di Bologna offre in collaborazione con l’Associazione Dedalus – Centro di psicoanalisi di Bologna. Sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna - Area Economia della Cultura e Politiche Giovanili nell’ambito della convenzione per l’attuazione del programma “GECO 12 - Giovani Evoluti e Consapevoli” finanziato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con la preziosa collaborazione del Comune di San Giovanni in Persiceto, rientra tra le iniziative di innovazione sociale finalizzate a prevenire e contrastare il rischio di esclusione sociale, generato e/o accentuato dalla pandemia, soprattutto degli adolescenti, in area di prevenzione al disagio, in grado di rispondere alle sfide dell’emergenza educativa, ai bisogni e al disagio delle nuove generazioni, che la pandemia ha fatto esplodere e costruire nuove forme di risposta capaci di dare soluzioni innovative e di sistema.

Per poter prendere parte alla conferenza gratuita è necessario mandare una mail a: info@dedalusbologna.it

Per maggiori informazioni sull'evento consulta la locandina ufficiale.

 

Il cortometraggio

STAY Durata: 7 minuti, Location: Teatro Comunale Politeama di San Giovanni in Persiceto (BOLOGNA) Regia, soggetto e sceneggiatura Luca Canali: musicista, compositore, batterist, Co-sceneggiatore Arianna Marfisa Bellini: psicoanalista e autore
Con Alice Zanini e Michele Montaguti

Una ragazza appena laureata, in attesa di trovare un'occupazione più consona ai suoi desideri, lavora come maschera nel teatro diretto dalla madre. Nel segreto della sua solitudine compie atti di autolesionismo. Una sera come le altre, durante il suo odiato ultimo giro di controllo della sala prima di chiudere, scopre di non essere sola come credeva.

 

Il progetto

Autolesionismo e suicidio: il suicidio, nel mondo, è la seconda causa di morte tra giovani e giovanissimi. In Italia sui 4.000 suicidi l'anno oltre il 5% è compiuto da ragazzi sotto i 24 anni, percentuale altissima per un sintomo mentale. Accanto a questo dato preoccupante si registra una crescita di fenomeni di autolesionismo: In Italia, gli studi sui campioni non clinici confermano le stime internazionali di incidenza tra il 13% e il 41,5% negli adolescenti e tra il 17% e il 41% nei giovani adulti. Un numero consistente di studi ha messo in evidenza la prevalenza femminile del comportamento, mostrando, ad esempio, che sono fino a tre volte più numerose le donne autolesioniste rispetto agli uomini, che il rischio di autolesionismo è di 1:7 per le donne e di 1:25 per gli uomini, che il comportamento è più diffuso tra le adolescenti e giovani adulte.

Gli studi clinici più recenti hanno sottolineato l’importanza della prevenzione psicologica anche relativamente a questi sintomi mentali. Per anni si era temuto che parlare di questi fenomeni portasse a condotte emulative, ora la prevenzione ha mostrato quanto sia efficace invece affrontare apertamente le problematiche di autolesionismo e suicidio.

 

Perché l’horror

Per parlare ai giovani è quantomai necessario utilizzare i loro mezzi comunicativi di elezione: il video. Le serie tv ed i film che maggiormente prediligono sono di genere horror, (Stranger Things) fantasy noir (The Umbrella Academy), thriller psicologico (13 Reasons Why), solo per citarne alcune. L’horror è il genere che da sempre mette in contatto l’uomo con le sue paure più ancestrali.
Da quando è nato, come genere letterario, ha preso le distanze dalla razionalità e dalla chiarezza della logica del pensiero cosciente, consentendo allo spettatore di aggirare le proprie difese dell’io grazie alla sovraesposizione alla paura, all’inaspettato, al soprannaturale. Studi psichiatrici e psicologici hanno da sempre mostrato la valenza catartica di questo filone. Lo psicoanalista freudiano M.Grotjahn l’ha definito addirittura “autoterapia psichiatrica per gli adolescenti” .
Su uno studio degli anni ‘90 della School of Medicine of Southern California invece si legge “I film dell’orrore svolgono per gli adolescenti molte delle funzioni che le fiabe svolgono per i bambini più piccoli”.

Abbiamo deciso dunque di utilizzare questo genere narrativo per affrontare i più terribili dei sintomi psichiatrici, quelli che coinvolgono la violenza agita verso se stessi sotto forma di cutting, pugni, bruciature, capelli strappati…fino ad arrivare al più misterioso ed estremo dei gesti, il suicidio, proprio per permettere ai ragazzi di identificarsi nel dolore del personaggio senza prenderne le distanze.


 


Se al momento ti trovi in una situazione di disagio e senti la necessità di confrontarti con un esperto, l'Ufficio Giovani in collaborazione con Dedalus mette a disposizione alcuni servizi gratuiti:

  • PsyinBo: uno sportello gratuito attraverso cui potrai confrontarti con uno psicanalista di Dedalus.
  • Psicologo online: una chat attraverso cui contattare in anonimo uno degli psicanalisti di Dedalus.