Libri & Copertine

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Se hai bisogno di consigli letterari per questo Natale allora sei nel posto giusto! Abbiamo pensato di andare a scoprire di persona alcune delle librerie indipendenti di Bologna per farci suggerire qualche titolo direttamente da chi in mezzo ai libri ci vive tutto l'anno. Siamo qui per raccontarti che cosa ci hanno proposto le libraie e i librai con cui abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere!

 

Libreria IGOR - (via Santa Croce 10)

La prima tappa della nostra passeggiata è stata La libreria IGOR, nata nel 2007 e trasferitasi nella zona del Pratello 8 anni fa.
I librai Luca e Raffaele ci hanno accolto calorosamente, facendoci strada tra libri e piante; la libreria condivide infatti lo spazio con Senape Vivaio Urbano. Raffaele ci racconta subito che Igor era il loro cagnolino, si aggirava tra gli scaffali ed era amatissimo dai clienti, ed è diventato per questo anche logo della libreria. Ma IGOR è anche l’acronimo di International Gay Oriented References: la libreria infatti propone un'ampia documentazione sulle tematiche LGBTQI, dalla storia antica alla contemporaneità.
Quando chiediamo ai librai di consigliarci tre titoli per questo Natale Luca ci risponde che sceglierne tre è davvero molto difficile, ma alla fine si convince. 

Questi sono i 3 titoli consigliati dalla Libreria Igor:                                                                                    

Thomas Korsgaard Nessun altro posto dove andare (2025)
Questo è il romanzo d’esordio di un autore danese giovanissimo, che “ci porta in un luogo dove la vita si forma o maledice: l’infanzia”. Luca sottolinea che è un libro sorprendente che va benissimo come regalo di Natale perché, essendo ambientato in Danimarca, ci proietta in una perfetta atmosfera invernale. Allo stesso tempo, però, l’autore usa un linguaggio crudo che racconta una dura esperienza di vita, anche se edulcorata da una sottile comicità.
Si tratta della storia di Tue, un ragazzino di dodici anni, nel pieno della ricerca di sé e del proprio posto nel mondo. Nei suoi occhi e nel timbro del suo racconto fiorisce l'innocenza e si fa strada la speranza.

Enrico Brizzi, Supertondelli (2025) 
Questo è un saggio su Pier Vittorio Tondelli, figura fondamentale della letteratura contemporanea e bolognese, ma anche “emblema della nostra generazione”, come sottolineano Luca e Raffaele. Enrico Brizzi, dopo essersi iperdocumentato sulla figura del grande  scrittore molto amato dai due librai, riesce a raccontarlo in un modo innovativo attraverso un saggio alla portata di tutti, che riesce ad incuriosire lettrici e lettori.

Ali Smith, Gliff (2025)
Romanzo distopico, fantasioso e profondamente politico. La domanda che si pone è la seguente: in un mondo dove la tecnologia divide e disumanizza le persone è ancora possibile resistere al potere? È un perfetto regalo di Natale, un libro che tutti e tutte dovrebbero leggere. 

Infine, chiediamo a Luca e Raffaele di consigliarci il loro libro del cuore.
A questa richiesta rispondono subito, senza nessun dubbio. Luca ci propone Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar: un romanzo storico, che parla d’amore. Non un amore strappalacrime in quanto non si tratta di un romance, ma sicuramente un amore con la A maiuscola. 
Raffaele, invece, prende in mano un libro sottile, di Thomas Mann, La morte a Venezia: si tratta di un racconto lungo in cui il protagonista è uno scrittore in vacanza a Venezia che si invaghisce profondamente di un giovane ragazzo, abbandonandosi alla sua folgorante perfezione estetica.

 

La Confraternita dell'uva - (Via Belmeloro 1/E)

Ad accoglierci alla Confraternita dell’uva, libreria nata nel 2016 prendendo il nome dal titolo di uno dei romanzi più celebri di Jhon Fante, troviamo Giulia
Dopo un giro tra gli scaffali, questi sono i 3 titoli che ci consiglia:

Tommy Weringa, Nirvana (2025, Iperborea)
Tra il romanzo famigliare e quello di formazione, Nirvana racconta la storia di Hugo, un pittore di successo di Amsterdam, che è stato lasciato dalla compagna e attraversa un momento di crisi. Fondamentale sarà il suo incontro con lo scrittore Tommy Weringa, che sta lavorando a un libro su un personaggio controverso: proprio il nonno di Hugo. Lo scrittore esce quindi da se stesso per raccontarsi in terza persona e creando in questo modo un effetto straniante. 

Amianto, Sebastien Dulude (2025, La nuova frontiera)
Questo è un romanzo dalla prosa estremamente poetica, che racconta però una storia tormentata. Steve Dubois è un bambino di nove anni che vive in una cittadina canadese, ha un’indole timida e una forte passione per i libri e la musica. Non si sente compreso dalla sua famiglia; suo padre è severo e autoritario, sua madre trascorre gran parte delle giornate a letto, e Daniel, suo fratello maggiore, è proprio il suo opposto. Tutto cambia quando conosce Poulin, un ragazzino di dieci anni che diventa il suo migliore amico. L’amicizia e la scoperta dell’altro diventano così rifugio in un momento delicato e fragile come l’infanzia. Puoi trovarlo anche autografato perché la Confraternita dell’uva ha ospitato Sebastian Dulude per la presentazione del libro!

Il sogno del giaguaro, Miguel Bonnefoy (2025, 66thand2nd)
Un romanzo famigliare ispirato ai propri antenati, ambientato in Venezuela e inevitabilmente impregnato di realismo magico. Una mendicante cieca trova il piccolo Antonio abbandonato nelle scalinate di una chiesa e non può immaginare il destino straordinario che lo attende. Antonio sarà venditore di sigarette, facchino, domestico in un bordello prima di diventare, grazie alla sua incredibile determinazione, uno dei chirurghi più illustri del paese. A ispirarlo una compagna eccezionale: Ana Maria, la prima donna medico della regione.

Quando chiediamo a Giulia i suoi libri del cuore ci porta due titoli della stessa autrice: Cristina Riviera Garza. Si tratta di una scrittrice messicana vincitrice del premio Pulitzer nel 2024 con L’invincibile estate di Liliana (2023, Edizioni Sur). Giulia ci racconta di aver amato moltissimo questo testo, una sorta di memoir attraverso il quale la scrittrice, ventinove anni dopo il femminicidio di sua sorella, decide di ripercorrere la sua storia e raccontarla, affrontando il lutto che l’ha cambiata per sempre. La prosa è potente, poetica e struggente. 
Terrestre (2025, Edizioni Sur) è invece una raccolta di racconti che intrecciano storie di viaggi, amicizia e sorellanza, riscrivendo gli spazi abitati dalle donne. Le protagoniste di queste storie si muovono senza paura lungo strade sconosciute, inventando per sé spazi nuovi, e occupando quei luoghi che in passato sono stati loro negati.

 

La libreria delle donne - (via San Felice, 16) 

La Libreria delle donne nasce nel 1996 come progetto autogestito di un gruppo di donne con la finalità di diffondere la produzione teorica femminista e la letteratura delle donne attraverso uno spazio di incontri, progetti ed elaborazione politica. 
Elena ci accoglie porgendoci questa selezione di titoli: 

 Agustina Bazterrica, Le indegne (2025, Eris Edizioni) 
Una distopia post-apocalittica incentrata su una setta religiosa dominata da un dio oscuro dove la vicinanza e la ribellione femminile rappresentano la resistenza all'annientamento dei rapporti umani e la speranza di una rinascita. Usa un linguaggio metaforico ed evocativo in cui risplende la natura di una falsa divinità e un senso del magico che va oltre il tangibile. La scrittrice argentina ci racconta in prima persona la sua storia e quella delle sue “sorelle”, attraverso un diario che scrive di nascosto perché scriverlo è proibito. Ma la scrittura è anche il mezzo per trovare il coraggio di disubbidire. 

Yara Nakahanda, Fame di mia madre (2025, Capovolte) 
Una storia di ricerca di identità e radici e di una madre assente, protagonista combattente per la liberazione dell'Angola dall'occupazione coloniale portoghese. Vitória, la protagonista di questa storia, è nata in Angola e cresciuta in esilio in Portogallo con i nonni. L’unica eredità che possiede del passato è l’assenza: quella di una madre guerrigliera e rivoluzionaria, scomparsa durante la lotta per l’Indipendenza e la guerra civile. Anni dopo, a poche settimane dal suo matrimonio, Vitória ritorna per cercarla. Ad attenderla, un’Angola che sanguina ancora.

Alba Nabulsi, Lessico palestinese (2025, Le plurali)
Il libro si propone come una lettura alternativa e radicale del genocidio a Gaza e della condizione palestinese. Attraverso 10 parole chiave (narrazione, mutilazione, velo, stupro, identità, pulizia etnica, urbicidio, disturbo mentale, fame e maternità) la storia famigliare dell'autrice si intreccia a un'attenta e profonda analisi politica della storia e del genocidio palestinese in ogni suo aspetto.

Invece, come libro del cuore, o lettura più importante dell'ultimo periodo, Elena ci consiglia questa:  

Sophie K. Rosa, Intimità radicale: contro il mito della felicità individuale (2025, Effequ)
Partendo da una prospettiva femminista, decoloniale e queer, questo libro è un invito a riscoprire l’intimità in quanto motore di cambiamento. Una riflessione per recuperare l'intimità delle relazioni, rimettere al centro la cura e l'interdipendenza che ci lega in un percorso collettivo di trasformazione strettamente legato alle lotte sociali.

 


 

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